R oma - La notte degli Oscar italiani incorona 'Lo chiamavano Jeeg Robot' di Gabriele Mainetti che si porta a casa 7 statuette pesantissime: migliori attori (protagonisti, Santamaria e Pastorelli; non protagonisti, Marinelli e Truppo), miglior regista esordiente e produttore (Mainetti) e montatore (Maguolo). La cerimonia dei David di Donatello, per la prima volta organizzata e trasmessa da Sky, condotta da Alessandro Cattelan, ha visto anche il grande successo del 'Racconto dei racconti' di Matteo Garrone che ha conquistato 7 statuette come 'Jeeg Robot', tra cui quella per la miglior regia. E, poi, la vittoria a sorpresa della commedia campione d'incassi della seconda parte di questa stagione, 'Perfetti sconosciuti' di Paolo Genovese, David di Donatello come miglior film. Una cerimonia frizzante e molto piacevole, quella di quest'anno, salutata anche dal ministro Franceschini che, su Twitter, ha scritto: "La cerimonia dei David diventa finalmente un evento spettacolare e promozionale per il cinema italiano". Che fosse la notte di 'Jeeg Robot' si e' capito subito: il film di Gabriele Mainetti ha incassato subito quattro premi: migliori attori non protagonisti (Luca Marinelli e Antonia Truppo), miglior produttore (Gabriele Mainetti) e miglior montatore (Andrea Maguolo).
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Il film sul superman di Tor Bella Monaca ha poi tirato il fiato lasciando i premi tecnici agli altri. David per la miglior sceneggiatura e' andato a Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini e Rolando Ravello per 'Perfetti sconosciuti' dello stesso Genovese; il premio per la miglior fotografia a Peter Suschitzky per 'Il racconto dei racconti' di Matteo Garrone. La seconda parte della cerimonia ha visto due riconoscimenti a 'Youth - la giovinezza' di Paolo Sorrentino che ha conquistato due David musicali: miglior canzone originale ('Simple song #3' di David Lang cantata da Sumi Jo) e miglior musicista (David Lang, assente alla premiazione). 'Non essere cattivo', film postumo di Claudio Caligari, arrivato alla cerimonia dei David con 16 candidature come 'Jeeg Robot', ha conquista il suo primo e unico premio con Angelo Bonanni, vincitore nella categoria miglior fonico di presa diretta. E' stata poi la volta dei David di Donatello per trucco e scenografia e 'Il Racconto dei Racconti' di Matteo Garrone ha fatto l'asso pigliatutto: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno consegnato la statuetta per la miglior scenografia a Dimitri Capuani e Alessia Anfuso e quella per i migliori costumi a Massimo Cantini Parrini. Il film di Garrone e' stato poi premiato per il miglior trucco (Valter Casotto e Luigi D’Andrea per Makinarium, in condivisione con Gino Tamagnini) e per il miglior acconciatore (Francesco Pegoretti). Finita la parentesi dei premi 'tecnici', il supereroe di Mainetti e' tornato a volare. 'Lo chiamavano Jeeg Robot' ha vinto i premi per i migliori attori protagonisti. Tra le donne ha trionfato a sorpresa la ex 'gieffina' Ilenia Pastorelli in corsa per il David come migliore attrice protagonista.
Commossa, la neo-vincitrice ha ringraziato Mainetti: "Ha abbattuto tutti i pregiudizi che si potevano avere su di me - ha detto -. Ha tirato fuori l'attrice che e' in me e spero di continuare". Quando e' toccato al premio per il miglior attore protagonista, sul palco e' salito direttamente Jeeg Robot, Claudio Santamaria. L'attore romano ha ringraziato, ha dedicato il premio alla famiglia e alla figlia e poi ha fatto una dedica speciale alla sua ex agente recentemente scomparsa, Graziella Bonacchi. "Lo dedico a Graziella, una persona molto speciale per me che e' stata manager, confidente, sorella maggiore". Poi la chiusa col colpo di scena: "So che Graziella non sarebbe stata d'accordo e avremmo litigato, ma lo faccio o stesso", dice Santamaria togliendosi il cappello e mostrando un look con una vistosa 'pelata', necessario per il ruolo del film che sta girando. Prima del rush finale con i premi al miglior film e ai migliori registi (veterano ed esordiente), sono stati consegnati i David di Donatello Giovani e quello per gli effetti digitali. Il primo, assegnato da oltre 6.000 ragazzi, va a Giuseppe Tornatore per 'La corrispondenza'. Il David per i migliori effetti digitali è andato per la seconda volta alla Makinarium per 'Il racconto dei racconti'.
Un premio importante, David di Donatello per il miglior documentario, e' andato a 'S for Stanley' presentato all'ultima Festa del Cinema sulla vita di Emilio D'Alessandro, l'italiano che per 30 anni e' stato assistente e amico di Stanley Kubrick. I premi per la miglior regia sono andati, emblematicamente, ai registi dei film che si sono spartiti il maggior numero di David, 7 ciascuno, Matteo Garrone per la regia de 'Il racconto dei racconti' e Gabriele Mainetti (miglior esordiente) per 'Lo chiamavano Jeeg Robot'. "Sono stato fortunato che nella cinquina dei registi non ci fosse 'Jeeg Robot' - la battuta scherzosa di Matteo Garrone nel discorso di ringraziamento -. Quest'anno e' particolare: tutti film di gran qualita' diversi l'uno dall'altro". Per la notte dei David di Donatello, in cui il film rivelazione della passata stagione ha conquistato i premi piu' ambiti, c'e' stato il tempo anche di registrare il colpo di scena finale: il premio per il miglior film a 'Perfetti sconosciuti' di Paolo Genovese, una commedia, la piu' bella della passata stagione che ha incassato oltre 16 milioni mettendo d'accordo pubblico e critica. (AGI)