N apoli - Una sala circolare, sei proiettori e la sensazione di trovarsi a Ercolano in una calda sera dell'estate del 79 a.C.. I momenti prima dell'eruzione che seppelli' Ercolano e Pompei raccontati dall'archeologo svizzero Karl Jakob Weber mentre compie un tuffo nel passato e incontra i personaggi che animavano le ville, le terme e i giardini della Ercolano di duemila anni fa. Con una tecnica innovativa il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano propone una nuova istallazione per calarsi nella realta' degli scavi con un "effetto partecipativo". Un filmato proiettato a 360 gradi in una sala circolare pone lo spettatore al centro della scena ripresa da 14 telecamere in alta definizione.
Effetti sonori e voci narranti guidano lo spettatore nella civilta' dell'epoca, grazie alle immagini Ultra HD. "Non esisteva una regia a 360 gradi - spiega l'ideatore Jader Giraldi - e abbiamo lavorato con non poche difficolta' nelle riprese per eliminare dalla scena qualunque dettaglio attuale che potesse interferire con il racconto. Certamente si apre una frontiera molto interessante per valorizzare il nostro patrimonio culturale in Italia e anche all'estero. La realta' immersiva, se realizzata con le riprese a video e con la cura del racconto, rappresenta una vera macchina del tempo".
Il film prodotto da Zeranta Edutainment scorre su uno schermo alto 3 metri, che avvolge completamente lo spettatore, proiettandolo al centro della scena. Una regie e dei testi piu' teatrali che cinematografici guidano lo spettatore nella visione circolare del filmato. "La tecnologia impiegata per questa nuova modalita' di fruizione da parte del pubblico - spiega il direttore del MAV, Ciro Cacciola - cambia completamente l'approccio. Ci si ritrova ad apprendere la storia di Ercolano e del sito archeologico attraverso una modalita' in cui offriamo ai nostri visitatori una esperienza di conoscenza con uno straordinario coinvolgimento emotivo". La proiezione, che arricchisce il patrimonio del Mav, e' possibile a un massimo di 25 spettatori per volta, per consentire di apprezzare appieno la tecnica della visione. (AGI)