L os Angeles - Che Lady Gaga fosse stata vittima di uno stupro i suoi fan lo sanno dal 2014, quando lei stessa ne parlò in radio, ma chi era all'oscuro di tutto erano "le due donne più importanti" della sua vita: nonna Ronnie e zia Sheri. E sono venute a saperlo nel più plateale ed emozionante dei modi: dal palco del Dolby Theatre di Los Angeles, durante la cerimonia degli Oscar, dove l'artista newyorchese ha cantato "Til it happens to you", finché non succede a te, il brano in nomination per il documentario della Cnn "The Hunting Ground" sugli stupri nei college. Una performance introdotta dal vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
"Mia cara nipote, sono orgogliosa di te, oggi più che mai" ha detto nonna Ronnie trattenendo a stento le lacrime in una telefonata che ha svegliato la pop star il giorno dopo. A raccontarlo è la stessa Lady Gaga in un post su Instagram con tanto di foto delle tre donne. "Ero troppo imbarazzata, avevo paura", scrive Stefani Germanotta, questo il vero nome dell'artista di origini italiane che all'epoca dei fatti aveva 19 anni, 20 anni in meno del suo stupratore. "Sono cattolica, sapevo che era stata un'azione malvagia, ma pensavo fosse anche colpa mia", rivela. "L'ho pensato per anni", aggiunge, concludendo il post con gli hashtag #bebrave "siate coraggiose", #speakup "fate sentire la vostra voce". (AGI)