(AGI)- Roma, 11 gen. - 'Fuocoammare' di Gianfranco Rosi sara' in concorso al Festival di Berlino, in programma dall'11 al 21 febbraio. Per il suo nuovo film documentario, il regista Leone d'Oro a Venezia con 'Sacro GRA' e' andato a Lampedusa, nell'epicentro del clamore mediatico, per cercare, laddove sembrerebbe non esserci piu', l'invisibile e le sue storie. Seguendo il suo metodo di totale immersione, Rosi si e' trasferito per piu' di un anno sull'isola facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine piu' simbolico d'Europa raccontando i diversi destini di chi sull'isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti. Da questa immersione e' nato 'Fuocoammare'. Il film, prodotto da Donatella Palermo e Gianfranco Rosi, e' una produzione 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecitta' e Rai Cinema ed e' una coproduzione italo-francese Les Films D'Ici e Arte France Cinema. Uscira' nelle sale italiane a febbraio distribuito da Istituto Luce-Cinecitta'. Regia, fotografia, suono di Gianfranco Rosi; il montaggio di Jacopo Quadri, aiuto-regia di Giuseppe del Volgo. Soggetto di Gianfranco Rosi, da un'idea di Carla Cattani. Un grosso in bocca al lupo a Gianfranco Rosi e' arrivato dal ministro dei Beni e delle attivita' culturali Dario Franceschini "che con il suo Fuocoammare, unico film italiano in concorso, terra' alta la bandiera del nostro cinema alla 66ma Berlinale. La sua esperienza a Lampedusa - scrive il ministro - la narrazione della vita quotidiana in uno dei luoghi simbolo dei confini europei portera' al festival di Berlino un messaggio originale e profondo in un momento particolarmente delicato in cui accoglienza e solidarieta' devono piu' che mai continuare a essere valori fondanti della cultura europea".
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