Tutti in bici da Roma a Firenze con le ciclovie
Toscana, Umbria e Lazio firmano un protocollo d'intesa per una rete cicloturistica interregionale

Girare l’Italia in bicicletta sta diventando pian piano una realtà sempre più consolidata. Un pezzo alla volta, si moltiplicano le ciclovie, le iniziative su scala regionale e nazionale, unendo antichi percorsi e mobilità sostenibile.
In quest’ottica si sono mosse Toscana, Umbria e Lazio che hanno firmato un protocollo d’intesa che si propone di sviluppare itinerari ciclabili attraverso la costruzione di una rete interregionale per il cicloturismo. Riuniti a Orvieto, i tre assessori - Vincenzo Ceccarelli, Giuseppe Chianella e Fabio Refrigeri – hanno riconosciuto il valore strategico di una rete ciclabile interregionale per far conoscere i rispettivi territori, inserendoli nel mercato del cicloturismo.
Da qui, l’obiettivo prioritario di individuare e avviare degli itinerari ciclabili nazionali lungo:
- “Ciclopista del Sole”, che si sviluppa sull’asse Brennero – Bologna – Firenze – Roma attraversando le città di Arezzo, Chiusi e Orvieto
- “Ciclovia Romea”, sull’asse Venezia-Roma attraverso il tratto toscano-umbro-laziale lungo il corso del fiume Tevere
Dal Tevere alla Romea, ciò che è stato già fatto e ciò che manca
Di questi due percorsi, alcuni tratti sono già stati realizzati, mentre su altri si è ancora al lavoro. Tra gli esistenti,
- il Sentiero della Bonifica tra Arezzo e Chiusi, itinerario ciclabile sviluppato lungo le strade di bonifica collegato alla Ciclopista dell’Arno che segue il principale fiume toscano dalla sorgente alla foce
- l’Itinerario ciclabile del Tevere, sviluppato tra i Comuni di San Giustino e Città di Castello, e Umbertide
- l’itinerario ciclabile lungo il Tevere all’interno della Riserva naturale regionale Tevere-Farfa, nei Comuni di Nazzano e Torrita Tiberina
- la pista ciclabile lungo il fiume Tevere all’interno di Roma, da Saxa Rubra a ponte Marconi
Rimangono da attuare:
- i tratti umbri della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato del percorso ciclabile del Tevere, da Umbertide a Perugia e Orvieto
- i tratti toscani della Ciclopista del Sole, corrispondenti al tracciato della ciclopista dell’Arno da Arezzo a Firenze, la cui progettazione è in corso, e della Ciclovia Romea, corrispondente al tracciato della Ciclopista Tiberina, da programmare
- la realizzazione della Ciclopista del sole, Ciclovia Romea da Orvieto a Roma da programmare, e il prolungamento della Pista ciclabile lungo il fiume Tevere, da ponte Marconi a Fiumicino, già progettato e da realizzare
L’impegno delle tre Regioni “si tradurrà in una nuova infrastruttura ciclabile, utile per incentivare l'uso della bicicletta, il mezzo di trasporto più sostenibile, tra i cittadini, ma soprattutto capace di attrarre un nuovo tipo di turismo più lento e consapevole”, ha sottolineato Ceccarelli. Chianella ha messo in luce la “grande opportunità” che verrà dal consolidamento dell’ossatura principale del sistema ciclabile interregionale che potrà “senz'altro competere con gli altri grandi percorsi ciclabili europei”. “Un'ulteriore garanzia di qualità, ambientale e turistica”, ha aggiunto Refrigeri.
Legambiente, “pedalare è un buon affare”
E che la bici, e tutto il mondo che vi ruota attorno, sia una potente leva economica lo dimostrano i dati: a maggio Legambiente ha diffuso il rapporto “Pedalare è un buon affare. Ecco i dati dell’economia della bici in Italia” in cui ha sottolineato che “in Italia gli spostamenti in bici generano un fatturato di 6,2 miliardi l’anno. Benefit sanitari, riduzione di smog e rumore, abbattimento dei costi ambientali e sociali delle emissioni gas serra: pedalare è un buon affare”. Tuttavia, ha anche aggiunto l’associazione ambientalista, “il numero di utenti della bici è identico a quello del 2008 nonostante in sette anni le ciclabili urbane siano cresciute del 50%”.
Delrio: “c’è richiesta di turismo lento, bisogna farsi trovare pronti”
Un settore, quello del cicloturismo e più in generale del turismo lento, sul quale il governo, con i ministeri dei Beni Culturali e Turismo e delle Infrastrutture, sta puntando molto.
la #ciclabilità e le #ciclovie ora a pieno titolo nella pianificazione delle infrastrutture nazionali https://t.co/J892P0GCpN pic.twitter.com/2nyZlFLefS
— Graziano Delrio (@graziano_delrio) 5 maggio 2017
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Di recente è stato annunciato che quest'anno 103 immobili pubblici, tra ex caserme, case cantoniere e palazzi storici, diventeranno alberghi per i turisti in viaggio in Italia a piedi o in bicicletta, lungo vie storiche come la Francigena o la Appia. Gli immobili - 43 dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas – verranno assegnati in concessione gratuita di nove anni, rinnovabile per altri nove, a imprese e attività di giovani under40, cooperative e associazioni, per essere recuperati e trasformati in attività e servizi di supporto ai viaggiatori.
L’iniziativa "Cammini e Percorsi" si inserisce nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche/Piano Straordinario della Mobilità turistica che punta a recuperare nel giro di tre anni 303 strutture pubbliche selezionate all’interno di un parco di 1.800 beni pubblici.Questo progetto, ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, contribuirà a consolidare sette grandi tracciati - le ciclopiste del Sole, del Vento, dell’Acqua; i cammini di San Francesco e San Benedetto; la via Appia e la via Francigena, e 14 itinerari locali - come sistema infrastrutturale nazionale della mobilità dolce e sostenibile.
“Oggi – ha affermato il ministro - stiamo assistendo ad una forte richiesta di turismo lento. È una domanda di avanguardia, che nei prossimi anni è destinata a crescere e dobbiamo quindi realizzare le infrastrutture per farci trovare pronti”.
E per raccogliere idee e suggerimenti, è stata lanciata una consultazione pubblica fino al 26 giugno, organizzata con il contributo del Touring club e accessibile dal sito dell'Agenzia del Demanio, per la definizione delle linee guida dei bandi che saranno pubblicati entro l’estate.