Sisma, 250 i morti. Renzi, ricostruzione è priorità

Nuova forte scossa nel Reatino alle 14.36 di magnitudo 4.3. Molti bambini tra le vittime. Paesi cancellati

Sisma, 250 i morti. Renzi, ricostruzione è priorità
Amatrice (Afp) 

Roma -  E' di 250 morti il bilancio del terremoto che ha devastato l'Italia centrale. L'aggiornamento e' stato fornito dalla responsabile emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Immacolata Postiglione. Rispetto al numero indicato nel precedente punto stampa ci sono quindi nove vittime in piu', e tutte nel territorio di Amatrice. Resta fermo a 11 il numero di vittime ad Accumoli (Rieti) e a 46 quelle di Arquata sul Tronto (Ascoli Piceno). Quanto ai feriti, negli ospedali di Lazio e Marche ne sono ricoverati 365. 

"C'e' condivisione dell'emozione e del dolore, sono le priorita'. Faccio fatica a trattenere le lacrime quando vedo il video della bambina salvata nel modo che abbiamo vista, per la professionalita' del vigile del fuoco, per la bravura del cane della Polizia di Stato, Leo, capace di avvertire il respiro di una bambina. Abbiamo il bilancio degli estratti vivi piu' alto nella storia dei terremoti, 215 persone salvate con una azione di solidarieta' immediata. C'è la forte disperazione per cio' che e' accaduto, ma anche il senso di orgoglio con cui l'Italia ha reagito". Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa, assicurando che la "ricostruzione è la priorità per l'Italia" e lanciando l'operazione 'Casa Italia'..

Le attivita' di ricerca sono proseguite nel corso di tutta la notte e continuano tuttora. La terra non smette di tremare nelle zone colpite dal sisma: una nuova forte scossa e' stata registrata alle 14:36 e ha avuto magnitudo 4.3, con epicentro nel Reatino, dove si sono registrati nuovi crolli. 

"Il lavoro dei vigili del fuoco, delle prefetture interessate e degli operatori della sicurezza procede senza sosta e con la determinazione che alimenta ogni speranza. Ad ora, sono stati realizzati 215 interventi di salvataggio", si legge in una nota del Viminale, diffusa dopo la riunione di coordinamento nella sala operativa nazionale dei vigili del fuoco, presieduta dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in collegamento con le sale operative dei comandi provinciali dei vigili del fuoco di Ascoli Piceno e di Rieti e con le direzioni regionali di Umbria, Marche e Lazio, alla presenza dei due prefetti e di tutti gli operatori della sicurezza.

La Procura di Rieti ha aperto un'inchiesta per disastro colposo: l'indagine e' coordinata dal procuratore capo Giusppe Saieva, affiancato dai pm Cristina Cambi, Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti. I magistrati della procura di Rieti stanno raccogliendo le informative della polizia giudiziaria:sui crolli avvenuti nei Comuni di Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto.

Al momento vi sono solo notizie di stampa sulle quali i pm compiranno, nei prossimi giorni, verifiche, in particolare sulle ristrutturazioni che erano state effettuate di recente al campanile di Accumoli e alla scuola elementare di Amatrice. Al momento "ci stiamo occupando della ricognizione delle salme - ha spiegato il procuratore Saieva - e del rilascio dei nulla osta ai seppellimenti dopo gli accertamenti medico-legali. E' un lavoro lungo dato che il numero dei decessi e' molto alto". 

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La macchina dei soccorsi ha funzionato, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha visitato i feriti all'ospedale reatino, e, che, in lacrime, ha osservato che "i bambini sono tanti, tanti tanti: questo e' il posto dove noi romani veniamo a portare i bambini soprattutto quelli piccoli e per tante persone, le cui famiglie sono originarie di queste parti, queste vacanze erano per portare i nipotini dai nonni". 

"Non posso non esprimere - ha confidato Papa Francesco ai 20 mila fedeli presenti a San Pietro - dolore e vicinanza alle persone colpite e che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse. Sentire il sindaco di Amatrice dire che il paese non c'e' piu', mi commuove davvero tanto".

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In queste ore si registra un boom di donazioni di sangue: oltre 1.300 i donatori, quattro volte la normale affluenza. 

 
 
"Sono stati inviati sul posto e sono al lavoro per attivita' di pronto soccorso pubblico legate all'emergenza 1.027 Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, di cui 99 nuclei ricerca e salvataggio in ambiente urbano, 13 nuclei personale tecnico per verifiche statiche e messa in sicurezza edifici, 5 nuclei ricerca pericolosita', 57 soccorritori specializzati in ambienti impervi e ostili, 32 unita' cinofile, 40 sezioni operative e 30 gruppi operativi speciali movimento terra. Sono operativi 6 elicotteri, 2 droni, 400 mezzi di soccorso", comunica ancora il Viminale. Nei luoghi colpiti dall'evento sismico, inoltre, "ci sono - si legge ancora nella nota del Viminale - 1.110 operatori della sicurezza, di cui 607 unita' nei Comuni di Amatrice e Accumoli, 322 nel Comune di Arquata del Tronto, 5 nel comune di Perugia e 176 unita' della Polizia Stradale, per servizi di viabilita' e presidio degli assi viari nelle aree interessate". 
 
 
 
Ad Amatrice, che era pronta ad ospitare il prossimo weekend la 50esima sagra dell'amatriciana, e' crollato l'albergo-ristorante Roma, un'istituzione della cittadina e 'mecca' dei buongustai: oltre 80 le persone che può ospitare, ma secondo Curcio, solo una "trentina" sarebbero state presenti al momento del sisma. "Alcune si sono messe in salvo - ha aggiunto Curcio - due sono state estratte vive, due morte". Nell'area dell'hotel sono al lavoro 25 vigili del fuoco.  

L'Enel sta lavorando per il ripristino del servizio delle utenze in edifici agibili e per attivare forniture elettriche nelle strutture per gli sfollati, mentre restano ancora chiuse, per cedimenti, strade tra Umbria e Marche. 

Gli aiuti alla popolazione stanno arrivando da diverse regioni del Paese: dal Friuli e' partita una struttura per una tendopoli capace di ospitare 250 persone, e sono al lavoro anche i tecnici del soccorso alpino di tutta Italia. La terribile scossa delle 3,36 di questa notte (proprio allo stesso orario del terremoto che sconvolse l'Abruzzo) ha riacceso in un istante panico e paura tra gli aquilani che non hanno certo dimenticato il devastante sisma del 6 aprile 2009 che provoco' 309 vittime e piu' di 1.500 feriti. E per questo motivo che la Giunta comunale ha stabilito di mettere a disposizione tre aree per tutti coloro che non volessero trascorrere la notte in casa.

 
 

(AGI)