In 2 mesi 18mila scosse, ma "Centro Italia non è area maledetta"

L'esperto all'Agi: "E' solo un caso". Circa 280 eventi di magnitudo tra 3 e 5

In 2 mesi 18mila scosse, ma "Centro Italia non è area maledetta"
 I crolli a Visso, terremoto Italia centrale (foto Afp)

Roma - Dal terremoto del 24 agosto, sono stati registrati oltre 18mila eventi in un’area che si estende per oltre 60 chilometri lungo la catena appenninica. Lo riferisce l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo cui  circa 290 sono quelli di magnitudo tra 3 e 5, e anche oltre. 

Ma nonostante l'Italia Centrale sembra vivere un incubo da cui non riesce a svegliarsi, non esiste nessuna zona maledetta sull'Appennino nelle aree al confine tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. E se il sisma nel Marchigiano arriva a soli due mesi da quello che ha distrutto Amatrice, Pascara del Tronto e Arquata, e a 7 anni di distanza da quello devastante dell'Aquila è solo un caso. "La natura non si è accanita in quella zona. Tutto l'Appennino è sensibile agli eventi sismici. E proprio per questo elevato rischio sarebbe necessaria una maggiore prevenzione", aveva spiegato all'Agi Fabio Tortorici, presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio nazionale dei geologi, all'indomani del sisma del 24 agosto.

Secondo le nuove stringenti normative tecniche approvate nel 2009, le nuove costruzioni devono essere a prova di terremoto, ma per tutte quelle antecedenti bisognerebbe intervenire con interventi tecnici mirati". Perchè è certo - aggiunge Tortorici - che i terremoti si verificheranno. "Non è possibile prevederli, ma secondo la statistica ogni 15 anni in media si verifica un sisma di magnitudo superiore a 6". (AGI)