Terremoto nelle Marche, un morto e un bambino ferito grave
Due forti scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 - Il sindaco di Ussita: "E' l'apocalisse" - Cosa fare quando la terra trema

Roma - Un uomo morto di infarto e un bambino gravemente ferito: è il bilancio del forte terremoto che ha colpito le Marche, due mesi dopo il terribile sisma che ha raso al suolo Amatrice e Accumoli, nel Lazio. Due scosse, di magnitudo 5.4 e 5.9, sono state registrate a due ore l'una dall'altra, con epicentri a Castelsantangelo sul Nera, sui Monti Sibillini, in provincia di Macerata, e a Ussita nelle Marche, a 6 chilometri di distanza.
Tutte le notizie sul terremoto che ha colpito le Marche
Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha parlato di una"situazione apocalittica". Il sisma ha colpito città come Camerino, dove è crollata una palazzina del centro storico ed è rimasta gravemente danneggiata la sede dell'antica università.
"Purtroppo si è verificato un decesso per infarto cardiocircolatorio di una persona di 63 anni a Tolentino", ha riferito a RaiNews24 il colonnello dei carabinieri, Stefano de Iulio.
Ecco cosa fare in caso di terremoto
Voglio ringraziare chi sta lavorando sotto l'acqua nelle aree del #terremoto. Tutta l'Italia abbraccia forte le popolazioni colpite ancora.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 26 ottobre 2016
Secondo il Cnr, il terremoto potrebbe essere stato provocato dall'attivazione di una nuova faglia, una frattura della crosta terrestre, accompagnata dallo spostamento di una delle parti lungo un piano, "probabilmente legata verso Nord a quella che ha generato la scossa dello scorso agosto", ha dichiarato Paolo Messina, direttore dell'Igag-Cnr (Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche).
Intanto, su Twitter corrono le immagini dei crolli, della devastazione del terremoto che ancora una volta ha danneggiato case e monumenti. Si avverte la paura, l'ansia, il terrore di perdere tutto leggendo le testimonianze, dopo le forti scosse che hanno fatto tremare il Centro Italia. Quei secondi interminabili di precarietà sono raccontati da video sfocati di lampadari che ondeggiano, primo segnale dell'inizio del sisma. (AGI)