Terremoto: Grandi Rischi, ancora in piedi processo a Bertolaso

(AGI) - L'Aquila, 10 nov. - Sulle conseguenze processualiriferite al terremoto che colpi' L'Aquila alle 3.32 del 6aprile 2009 rimane ancora in piedi la posizione di GuidoBertolaso, all'epoca dei fatti capo della Protezione civilenazionale. Per lui l'accusa e' di omicidio colposo.L'inchiesta, ribattezzata Grandi Rischi 2, fu avviata dallapolizia giudiziaria dopo la denuncia presentata dall'avvocatoaquilano Antonio Valentini (che nel processo appena conclusoassiste numerose parti civili). Cio' dopo la diffusione di unatelefonata intercettata tra Bertolaso e l'ex assessore allaProtezione civile della Regione Abruzzo Daniela Stati, uscita,invece, dall'inchiesta. A volere la riunione

(AGI) - L'Aquila, 10 nov. - Sulle conseguenze processualiriferite al terremoto che colpi' L'Aquila alle 3.32 del 6aprile 2009 rimane ancora in piedi la posizione di GuidoBertolaso, all'epoca dei fatti capo della Protezione civilenazionale. Per lui l'accusa e' di omicidio colposo.L'inchiesta, ribattezzata Grandi Rischi 2, fu avviata dallapolizia giudiziaria dopo la denuncia presentata dall'avvocatoaquilano Antonio Valentini (che nel processo appena conclusoassiste numerose parti civili). Cio' dopo la diffusione di unatelefonata intercettata tra Bertolaso e l'ex assessore allaProtezione civile della Regione Abruzzo Daniela Stati, uscita,invece, dall'inchiesta. A volere la riunione della CommissioneGrandi Rischi fu Bertolaso, dopo che il 30 marzo 2009 in citta'si registro' un terremoto di magnitudo 4.1. Dopo due richiestedi archiviazione avanzate dalla Procura della Repubblicadell'Aquila e respinte dal giudice delle indagini preliminari,il fascicolo e' passato alla Procura Generale e l'indagine e'gestita proprio dal pg Romolo Como che dovra' decidere sescagionarlo e chiederne il rinvio a giudizio. La telefonata traBertolaso e Stati avviene il 30 marzo e l'ex numero uno dellaProtezione civile informa l'assessore che il giorno dopo avevaorganizzato una riunione della Commissione dicendole dimettersi d'accordo con il suo vice, Bernardo De Bernardinis.Una riunione necessaria per fare il punto "su questa vicendadello sciame sismico che continua (era iniziato tra dicembre egennaio 2014, ndr), in modo da zittire subito qualsiasiimbecille, placare illazioni, preoccupazioni ecc". Bertolaso,poi, rimprovera la Stati per un comunicato stampa diffuso dallaRegione che rassicurava gli aquilani spaventati dopo la scossadi magnitudo 4.1 nel quale, sostanzialmente, si diceva che nonsono previste altre scosse di terremoto. Bertolaso va su tuttele furie: "Non si dicono mai queste cose quando si parla diterremoti, neanche sotto tortura, perche' se tra due ore c'e'una scossa che cosa dicono i tuoi? Bisogna essereprudentissimi", aggiunge. "Faro venire a L'Aquila i massimiesperti di terremoto e loro diranno che e' una situazionenormale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci sianocento scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzioperche' cento scosse servono a liberare energia e non ci sara'mai la scossa quella che fa male. Hai capito?. Ora parla con DeBernardinis, decidete dove fare questa riunione domani. Poifatelo sapere che ci sara' questa riunione che non e' perche'siamo spaventati o preoccupati ma e' perche' vogliamotranquillizzare la gente e invece che parlare io e te facciamoparlare i massimi scienziati nel campo della sismologia. Io nonvengo - prosegue la conversazione -. Li faccio venire da te aL'Aquila, o da te o in prefettura, decidete voi a me non freganiente, di modo che e' piu' un'operazione mediatica. Haicapito". (AGI) .