Terremoto: crollo a L'Aquila con 9 morti, tutti assolti
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Terremoto: crollo a L'Aquila con 9 morti, tutti assolti

Terremoto: crollo a L'Aquila con 9 morti, tutti assolti

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(AGI) - L'Aquila, 12 dic. - Il giudice monocratico delTribunale dell'Aquila, Giuseppe Grieco, ha assolto questa seracon la formula 'per non aver comesso il fatto' i cinqueimputati per il crollo,causato dal sisma del 6 aprile 2009, delcondominio al civico 79 di via XX Settembre nel quale morirononove persone. Sotto processo con l'accusa di omicidio colposoplurimo, disastro colposo e lesioni gravi erano finiti icostruttori Francesco Laurini, 58 anni, di Magliano dei Marsi(L'Aquila) coamministratore della societa' 'Belvedere'proprietaria e committente dei lavori di un fabbricato vicino aquello crollato, Armido Frezza, 67 anni, aquilano, socio diLaurini, ex presidente dell'Ance e impegnato nellaricostruzione, Diego Scoccia, 59 anni, di Rocca di Mezzo(L'Aquila) progettista e direttore dei lavori, Pietro Paoloni,60 anni, di Rocca di Mezzo, anche lui progettistaarchitettonico e direttore dei lavori e infine Enrico DeCristofaro, 59 anni, di Avezzano (L'Aquila), collaudatorestatico. In realta' in fase di indagini preliminari il pmFabio Picuti aveva individuato responsabilita' in capo aiprogettisti e realizzatori dell'edificio poi crollato, tuttimorti pero' nel corso degli anni. L'intera istruttoriadibattimentale e' stata caratterizzata dalla "battaglia" legaletra parti civili e difese in relazione all'interazione che ilnuovo fabbricato Belvedere sorto accanto a quello preesistentedi via XX Settembre civo 79, avrebbe avuto a causa delterremoto, aggravando la situazione sull'edificio crollato. Lasvolta c'e' stata nella scorsa udienza nella quale i periti delgiudice hanno puntato il dito contro il vecchio edificio (per iperiti non poteva avere l'abitabilita' perche' realizzato in'maniera temeraria') convincendo il pm Picuti a chiederel'assoluzione per i cinque imputati. Il palazzo, sempre secondoi periti del giudice, era stato realizzato malissimo circa 50anni fa e sarebbe crollato comunque in quanto vulnerabile inrelazione alla progettazione, alla forma e per il cemento che,a causa degli anni, si era deteriorato. Nella precedenteudienza, i due consulenti hanno rappresentato due diversiscenari sulle cause del crollo ma, al di la' dei dubbi che suquesta tragedia ci saranno sempre, le lacune costruttive diquell'edificio (progettisti ed esecutori sono deceduti da moltianni) sembrano essere l'elemento che piu' degli altri hainfluito sulla sentenza. Le parti civili hanno annunciato diricorrere in appello. (AGI)
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