Tav: Hollande difende De Luca, "autori non vanno perseguiti"
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Tav: Hollande difende De Luca, "autori non vanno perseguiti"

Tav: Hollande difende De Luca, "autori non vanno perseguiti"

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(AGI) - Roma, 21 mar. - "Non voglio intervenire in vicendegiudiziarie ma cio' che posso fare, a nome della Francia, e'sostenere sempre la liberta' d'espressione e di creazione, equesto vale anche per gli autori, siano essi francesi, italianio di altra nazionalita', e che non devono mai essere perseguitiper i loro testi". Cosi' il presidente francese, FrancoisHollande, durante una visita al Salone del Libro a Parigi, harisposto a chi gli chiedeva un commento sulla vicenda di ErriDe Luca. A riferirlo sono i media francesi. Lo scrittore e'sotto processo a Torino per istigazione a delinquere a causa dialcune dichiarazioni in cui incoraggiava al sabotaggio dellaTav Torino-Lione. Venerdi' il Comitato di sostegno a De Luca - che includediverse personalita' della cultura e della politica francese -aveva sollecitato Hollande a rompere il "silenzio" sul caso,inducendo la parte francese della societa' franco-italianaLyon-Turin Ferroviaire a ritirare la denuncia contro loscrittore napoletano. "Siete i migliori avvocati difensori che un imputato possaimmaginare", e' stato il ringraziamento di De Luca aicomponenti del comitato. Anche il ministro della Cultura francese, Fleur Pellerin,pur dichiarando di "non voler interferire", ha osservato comela sanzione che potrebbe essergli inflitta sia "sproporizionatarispetto alle sue parole e al suo impegno". Il Comitato internazionale in sostegno di De Luca era statolanciato mercoledi' scorso a Parigi e Barcellona; il successivoappello e' stato firmato da piu' di 300 personalita', fra cuilo scrittore Salman Rushdie - oggetto di una fatwa per i suoiVersi Satanici -, lo scrittore americano Paul Auster, el'editore Carlo Feltrinelli. "La Tav va sabotata. Le cesoie sono utili perche' servono atagliare le reti", erano state le parole di De Luca che glihanno valso il rinvio a giudizio. A gennaio lo scrittore avevaannunciato su Facebook la sua determinaziona ad andare fino infondo: "Mi metteranno sul banco degli imputati e ci sapro'stare. Vogliono censurare penalmente la liberta' di parola".(AGI).
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