(AGI) - Palermo, 6 mar. - Il gip di Palermo Angela Gerardi haconcesso gli arresti domiciliari al presidente della Camera dicommercio di Palermo Roberto Helg, arrestato con l'accusa diavere intascato una maxitangente. L'attenuazione della misuracautelare per l'imprenditore che era finito in carcere, erastata chiesta dalla difesa, mentre la procura aveva formulatoistanza di conferma della carcerazione. Ieri, nel corsodell'interrogatorio per la convalida del fermo, che si e'svolto nel carcere di Pagliarelli, aveva confessato tutto,sostenendo, pero', di avere agito da solo, tesi che nonconvince l'accusa che ipotizza una rete di complicita'.
La confessione di Helg: "ho agito da solo, ero pieno di debiti"
Il gip ha dunque accolto l'istanza dell'avvocato Giovanni Di Benedetto, che aveva sostenuto che per tenere in carcere le persone che, come l'ex presidente della Confcommercio, hanno oltre 70 anni (Roberto Helg ne ha 79), occorre dimostrare "esigenze cautelari di particolare rilevanza". L'accusa pero' non e' riuscita a rappresentare i collegamenti tra l'indagato e eventuali terze persone che lo avrebbero agevolato nell'estorsione ai danni del titolare di una pasticceria che ha un avviatissimo punto vendita all'aeroporto di Palermo, ne' che anche altri dirigenti o amministratori della Gesap, la societa' che gestisce i servizi aeroportuali, di cui Helg era vicepresidente, dovessero ricevere parte dei 100 mila euro chiesti a Santi Palazzolo. Gli inquirenti, nel corso dell'interrogatorio svolto davanti al giudice Gerardi, hanno a lungo insistito perche' il presidente della Camera di commercio indicasse eventuali complici, basandosi sulla registrazione della conversazione, fatta dallo stesso commerciante sottoposto all'estorsione, e sugli sms da lui inviati quasi contestualmente ai contatti intrattenuti con Palazzolo. Ma Helg ha sostenuto di avere agito da solo, per bisogno di soldi. Irrilevante, secondo la difesa, la circostanza che il patron di Confcommercio avesse entrate mensili per ottomila euro: le sue aziende sono infatti fallite e Helg ha debiti per milioni, ai quali non riuscirebbe a far fronte, al punto che ha la casa di abitazione pignorata. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dallo stesso procuratore Franco Lo Voi, con i pm Claudia Ferrari e Luca Battinieri, continua le indagini, svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo.