Tagli alla sanita', rivolta dei medici "pronti allo sciopero"
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Tagli alla sanita', rivolta dei medici "pronti allo sciopero"

Tagli alla sanita', rivolta dei medici "pronti allo sciopero"

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(AGI) - Roma, 23 set. - "La Fp Cgil Medici da sempre impegnata,con tutta la Cgil, a denunciare i numerosi tagli alla sanita'portati avanti dai diversi governi, da Berlusconi a Renzi, nonultimo il decreto sulle 'prestazioni inappropriate', e' prontaalla mobilitazione unitaria con i cittadini, a difesa delServizio sanitario nazionale". E' quanto si legge in una notadella categoria che aggiunge: "Condividiamo la discesa in campodella Fnomceo, la federazione nazionale degli ordini dei medicichirurghi e degli odontoiatri, per porre fine alla politica didefinanziamento del Servizio sanitario con il razionamento e lacostante riduzione delle risorse". La Fp Medici, spiega ilsegretario nazionale Massimo Cozza, "si riconosce nellerichieste, gia' patrimonio del nostro impegno sindacale,dell'apertura immediata dei tavoli contrattuali per il rinnovodei contratti e delle convenzioni, e di una rapida approvazionedella legge sulla responsabilita' professionale in sanita'".Cosi' come, aggiunge, "condividiamo il giudizio negativo sulladeriva aziendalistica centrata sui conti a dannodell'assistenza e della professionalita' dei medici e deglioperatori del Servizio sanitario, cosi' come sulla revisionedel Titolo V della Costituzione che ha portato con unaframmentazione regionale ad inaccettabili diseguaglianze". Perla formazione la Fp Cgil Medici "condivide la necessita' dirivedere i curricula di studio universitari e delle scuole dispecializzazione, cosi' come l'opportunita' di unacorrispondenza tra capacita' didattica e numero degli accessi,ma portando avanti una battaglia per piu' investimenti erisorse al fine di garantire il diritto allo studio ed allaspecializzazione. Condivide la centralita' della tutela dellapersona e la necessita' di un corretto ed equilibratomultiprofessionalismo in sanita', dove si devono implementarele competenze e valorizzare le diverse professionalita' nellachiarezza delle responsabilita' sia delle funzioniassistenziali (infermiere) sia dei singoli atti diagnostici eterapeutici (le diverse professionalita' sanitarie) nell'ambitodell'unitarieta' del percorso clinico diagnosticoterapeutico(medico)". Infine, conclude Cozza, "a fronte degli annunci diRenzi e Padoan sui tagli alla sanita', camuffati come mancatiaumenti o risparmi, siamo pronti alla mobilitazione unitariache deve essere la piu' estesa possibile a tutti i principaliattori del mondo della sanita', a partire dai cittadini". Unprovvedimento che ponga un argine alle 'liti temerarie' inmedicina. Passa anche da qua la risposta che il governo intendedare ai medici che si sentono colpiti dal cosiddetto 'decretoesami inutili'. Il provvedimento contro le liti temerarie,riferiscono fonti di governo, dovrebbe essere inserito nellalegge di Stabilita'. Nel momento in cui i medici si sentirannopiu' tutelati rispetto alle liti temerarie, e' il ragionamentoche si fa, avranno meno interesse a prescrivere esami senza iquali, in condizioni normali, potrebbe essere denunciati pernegligenza. Le liti temerarie sono quelle cause intentate da una parte,senza la certezza che sia stato compiuto un illecito ai propridanni o, peggio, nella consapevolezza che l'illecito non c'e'stato. In medicina, la lite temeraria e' molto diffusa inquanto i medici sono coperti da assicurazione per la loroattivita'. Dunque, coloro che ricorrono ad una lite temerariacontro un medico sanno che, nella gran parte dei casi, il tuttosi risolvera' in camera di conciliazione con il pagamento diuna somma concordata da parte dell'assicurazione al paziente.Ma non sono solo le assicurazioni a pagare: spesso i medicicontro cui si intenta la causa sono costretti a sospenderel'attivita' per l'intera durata del procedimento. Uno scioperodel tutto inappropriato che mira a tutelare piu' gli interessidella categoria che quelli della collettivita'. Lo afferma ilCodacons, criticando l'annuncio odierno dei sindacati deimedici di una serrata contro il decreto del Ministero dellasalute sulle prestazioni eccessive. "Sosteniamo questabattaglia del Ministro della salute Lorenzin, perche' lasanita' rappresenta il settore dove si concentrano gli sprechipiu' costosi a danno della collettivita', e perche' la lottaagli sprechi deve necessariamente passare per tagli alleprestazioni inutili che costano in Italia la bellezza di 13miliardi di euro all'anno - spiega il presidente Carlo Rienzi -Non si tratta certo di una caccia alle streghe nei confrontidei medici, che appaiono totalmente tutelati e possonoricorrere anche a forme particolari di assicurazione. Ilproblema, semmai, e' garantire un livello di assistenzasanitaria adeguata ai pazienti, evitando distorsioni a dannodegli utenti" - conclude Rienzi. (AGI) .
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