Sofri consulente per le carceri Scoppia la polemica, lui rinuncia
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Sofri consulente per le carceri Scoppia la polemica, lui rinuncia

Sofri consulente per le carceri Scoppia la polemica, lui rinuncia

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(AGI) - Roma, 23 giu. - "Si e' sollevato un piccolo chiassoattorno alla mia "nomina" da parte del ministro della Giustiziacome "esperto" di carcere. Il mio contributo si era limitato auna conversazione telefonica con un autorevole giurista, eall'adesione a una eventuale riunione futura. Alla quale invecenon andro', scusandomene coi promotori, perche' ne hoabbastanza delle fesserie in genere e delle fesseriepromozionali in particolare". Lo scrive Adriano Sofri in uneditoriale sul Foglio in merito alle polemiche su una suapartecipazione agli stati generali per la riforma dellecarceri. Sofri, infatti, era uno tra gli esperti chiamati dalministero della Giustizia per gli Stati generali delle carceri.Contro la decisione si era schierato in mattinata MarioCalabresi, direttore de La Stampa e figlio di Luigi, ilcommissario ucciso nel 1972, l'omicidio per il quale Sofri e'stato condannato a 22 anni e scarcerato nel gennaio del 2012per decorrenza della pena. "Sentire pareri diversi e' sempregiusto ma non comprendo la scelta di far sedere Sofri al tavolodella riforma. Spero che Orlando lo spieghi", scrive Calabresisu twitter Mario. Non solo: contrario si era detto anche il segretariogenerale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria SAPPE,Donato Capece: "Meno male che ci hanno risparmiato Toto' Riina,che magari avrebbe potuto parlare di una revisione del regimepenitenziario duro del 41bis... - commenta ironico e aggiunge - e' inaccettabile e inammissibile la decisione del ministroOrlando di nominare Sofri. Insieme a giuristi e magistratiqualificati non mancano gli poi ex parlamentari evidentementeda ricollocare", mentre "spicca l'assenza di poliziottipenitenziari tra i coordinatori dei gruppi di lavoro". Il SAPPEauspica "che il Capo dello Stato intervenga su quella che e'una scelta inopportuna e inadatta". Sul fronte politico interviene anche Forza Italia con unainterrogazione urgente al ministro della Giustizia Orlando "peresprimere sconcerto per la nomina di Adriano Sofri a consulentedel suo ministero per la riforma del sistema penitenziario. Persapere perche', se il presupposto di questa consulenza e'l'esperienza da detenuto a causa della condanna per l'omicidiodel commissario Calabresi, non siano stati assoldati anchealtri condannati per omicidio come Sofri", spiega MaurizioGasparri (FI). Sulla questione interviene anche MichaelaBiancofiore: "Un insulto alla giustizia, al senso di legalita',alle forze dell'ordine. L'ennesima follia della quale e'vittima l'Italia per mano di chi ci governa", attacca laparlamentare di FI. Per Edmondo Cirielli, deputato di Fratellid'Italia-Alleanza Nazionale, nominare il leader di LottaContinua tra gli 'esperti' e' inaccettabile e inammissibile. Ladecisione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, lasciadavvero senza parole. Un fatto grave e sconcertante, siamo difronte ad una persona condannata come mandante di unassassinio, peraltro di un appartenente alle Forze dell'Ordine.Un fatto che desta molta preoccupazione per l'offesa che si faai tutori dell'ordine e alle stesse istituzioni". In difesa della decisione del governo, interviene SandroFavi, responsabile carceri del Pd: "Personalmente condivido lascelta fatta dal ministro Andrea Orlando, come ho condivisoquelle fatte in passato sul tema Giustizia. Non capisco lepolemiche sulla scelta di Adriano Sofri. Mi sembrano parolesterili, fine a se stesse". (AGI).
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