Snack 'antistress': italiani mangiano yogurt sognando cioccolato
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Snack 'antistress': italiani mangiano yogurt sognando cioccolato

Snack 'antistress': italiani mangiano yogurt sognando cioccolato

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(AGI) - Milano, 29 set. - Il 51% degli italiani consuma yogurtnel momento dello snack, anche se preferirebbe il cioccolato.Infatti, messi a confronto sulla scala della preferenzaassoluta, quest'ultimo vince sul primo di 10 punti (21% a 11%).In Europa, i consumi vedono un testa a testa tra cioccolato efrutta fresca (rispettivamente con il 64 e il 62% dellapopolazione). Dal punto di vista del vissuto, lo snack per 1italiano su 5 (21%) diventa un modo per "migliorare" l'umore ecombattere lo stress (17%). Il 43% indica nell'assenza di OGMil requisito di base "della merendina", come avviene in tuttoil resto d'Europa, ma non altrettanto negli altri continenti.Gli snack vengono consumati dal 91% degli italiani almeno settevolte al mese. Sono alcuni dei dati che emergono dalla GlobalSurvey on Snacking Trends realizzata da Nielsen intervistandooltre 30.000 utenti internet in 60 Paesi, tra i quali l'Italia. "Lo snack rappresenta un elemento anticiclico dello scenariorecessivo: nonostante il fatturato della grande distribuzionesia in calo del 2%, in Italia lo snack e' riuscito a mantenereun trend sostanzialmente invariato (+0,3%), rappresentandovendite pari a 11 miliardi di euro nell'ultimo anno, hacommentato l'amministratore delegato di Nielsen Italia,Giovanni Fantasia. "Si va sempre piu' consolidando la tendenzaa considerare lo snack ineccepibile dal punto di vistanutrizionale e salutistico anche se non sono secondarie ledinamiche psicologiche". Per cio' che concerne i prodotticonsumati come snack, il cioccolato si posiziona, dopo loyogurt, al secondo posto (49% dei rispondenti), prima dellafrutta fresca (46%). Il focus sul profilo del "vissuto" dellosnack in Italia, similmente a cio' che avviene negli altriPaesi europei, fa registrare una decisa componente edonisticanel consumo della merendina dolce o salata: per il 30% delcampione e' un momento di piacere, per il 27% l'opportunita' disoddisfare una voglia. Il 42% degli intervistati ha dichiarato,d'altra parte, che la freschezza deve essere la caratteristicaprincipale, seguita dal gusto (35%) e dall'essere qualcosa digoloso (31%). Si rivelano, invece, solo nicchie di mercato, inItalia come nel resto del mondo, per i prodotti piccanti(preferiti dal 13% del campione), per quelli amari (8%) egommosi (6%). La survey di Nielsen ha preso in considerazioneanche cio' che in Italia si intende per snack "sano". Oltreall'assenza di OGM, l'utilizzo di componenti naturali (indicatodal 40% della popolazione) e l'assenza di coloranti (37%) sonoi desiderata piu' consistenti del consumatore. L'assenza diglutine o di caffeina rivestono, invece, una posizione menoimportante (rispettivamente indicati dal 10 e 11% degliintervistati). Lo snack ideale, inoltre, deve contenere pochizuccheri (per il 32% del campione), grassi (28%), sale (26%),calorie (26%), fruttosio (23%), carboidrati (20%). Gliingredienti ricercati sono, sul fronte salutistico, le fibre(segnalate dall'80% dei rispondenti), le componenti integrali(25%) e le proteine (22%). Il dualismo tra cio' che sipreferirebbe consumare (cioccolato) e quello che vieneeffettivamente acquistato (yogurt e cioccolato), fanno notare iricercatori di Nielsen, costituisce il conflitto tra l'area delpiacere e quella del bisogno di prodotti piu' leggeri efreschi. Dal punto di vista dietetico, per il 25% degliitaliani lo snack rimane un modo per soddisfare solo la"piccola fame" tra un pasto e l'altro. (AGI)
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