Sim e impronte, scoperto cosi' il commando che uccise Fanella
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Sim e impronte, scoperto cosi' il commando che uccise Fanella

Sim e impronte, scoperto cosi' il commando che uccise Fanella

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(AGI) - Roma, 9 set. - Altri due componenti del commando che il3 luglio uccise Silvio Fanella durante un tentativo disequestro sono stati arresttai dalla squadra mobile di Roma.Nella aparatoria nell'abitazione di Fanella alla Camillucciarimase ferito un terzo componente del commando, Giovanbattista Ceniti, oggi in carcere. Egidio Giuliani, uno dei fermati, e'un 59enne ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari:residente in Piemonte, e' stato pedinato e bloccato in zonaPrati, poco distante dal palazzo di giustizia della capitale.L'altro, Giuseppe Larosa, 53 anni, e' stato sorpreso dallapolizia in un appartamento a Novara. Anche lui e' vicino almondo dell'eversione di destra. Entrambi avevano messo in piedi una cooperativa che sidedicava al recupero degli ex detenuti. Stando agli inquirenti,Giuliani sarebbe stato il capo del commando. I componenti delcommando sono stati incastrati dalle schede sim che avevano nelcellulare e dalle impronte digitali lasciate sui fintitesserini della guardia di finanza sul luogo dell'omicidio. Gliinvestigatori della quadra mobile di roma diretti da RenatoCortese, sono arrivati agli altri due componenti il commandograzie al telefonino cellulare che Ceniti. Gli investigatorisono risaliti alla rete dei contatti avuti gia' nei giorniprecedenti all'agguatoInoltre le impronte digitali di Larosa eGiuliani sono state rinvenute sui finti tesserini ella guardiadi finanza che il commando ha mostrato a Fanella per entrarenel suo appartamento della Camilluccia. Giuliani, Larosa eCeniti si erano conosciuti nella comunita' Multidea di Novarache ospitava e detenuti dell'area di estrema destra e che erastata fondata dallo stesso Giuliani. Secondo gli investigatoriil commando puntava a mettere le mani sui diamanti che Fanellacustodiva a Pofi, in provincia di Frosinone, in una casa difamiglia. "Non ci sono gli elementi - ha detto il capo della squadramobile di Roma, Renato Cortese - per dire con certezza cosacercassero, pero' evidentemente quello che custodiva Fanellafaceva gola a molti. Di certo il gruppo avrebbe volutosequestrarlo e questo lo abbiamo capito da una valigia dovesono state trovati nastri adesivi, fascette e forbici". Per gliinquirenti, inoltre, non ci sarebbero legami tra il commandoche ha ucciso Fanella e i mandanti del tentativo di sequestrodllo stesso Fanella avvenuto nel 2012. Stando comunque alprovvedimento di fermo, i magistrati della procura di Romaritengono che non ci siano "dubbi sulla sussistenza deltentativo di sequestro di persona a scopo di estorsione, tenutoconto degli oggetti che sono stati rinvenuti sul luogo deifatti, chiaramente utili a immobilizzare Silvio Fanella, perragionevolmente farsi indicare, quale corrispettivo della sualiberazione, il luogo dove erano detenuti i beni di illecitaprovenienza per fatti per i quali e' stato condannato in primogrado a 9 anni di reclusione, in parte rinvenuti in sede diperquisizione". Ecco perche' Egidio Giuliani e Giuseppe Larosa,che domani compariranno rispettivamente davanti al gip di Romae Novara (per rogatoria) per la convalida del fermo, devonorispondere di concorso in omicidio volontario e tentatosequestro di persona, conclusosi in modo tragico. Fanella,soggetto di fiducia dell'uomo d'affari Gennaro Mokbel,condannato a 15 anni per la truffa compiuta ai danni di Fastwebe Telecom Italia Sparkle, teneva nascosti in un sottotettodella casa di famiglia a Pofi, in provincia di Frosinone, unbottino niente male: 34 bustine contenenti diamanti, 284miladollari in contanti, 118mila euro, cinque orologi preziosi tracui un Rolex con diamanti incastonati. Il tutto per un valorecomplessivo di alcuni milioni di euro. Il commando e' statoripreso da diverse telecamere di sicurezza di stazioniferroviarie mentre viaggiava verso Roma dal Piemonte. Gliinvestigatori sono risaliti a immagini riprese da numerosetelecamere partendo da Torino dove Giovanni Battista Ceniti,una settimana prima del delitto, ha preso un treno per Milanodove ha incontrato gli altri due complici. Le telecamere hannofilmato il commando anche all'arrivo nella capitale. Il gruppoha poi preso un alloggio probabilmente nel quartiere Prati dadove hanno preparato il blitz nell'abitazione di via dellaCamilluccia. Gli investigatori sono ancora al lavoro perchiarire se siano stati aiutati da basisti nei sopralluoghicompiuti prima del 3 luglio per mettere a punto il tentativo disequestro di Fanella poi finito con la sua morte. Giuliani eLarosa andavano fermati perche' "gli elementi emersi nel corsodelle investigazioni hanno evidenziato un contatto conambienti, anche di natura criminale, ben piu' estesi rispettoalla cerchia degli autori del reato, contesti pluripersonaliche e' assai probabile possano fornire aiuto logistico edeconomico per garantire la fuga di entrambi, al fine dilimitare l'area di individuazione delle responsabilita'". Nesono convinti i pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini per i quali acarico dei due indagati "sussiste un concreto pericolo difuga". Per i magistrati "non e' privo di significato il passatocriminale dei due soggetti, connotato da contatti con frangedell'eversione politica, che storicamente ha avuto contatti eappoggi logistici all'estero, che e' probabile possano essereutilizzati per garantire una latitanza in condizioni disicurezza". (AGI).
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