(AGI) - Milano, 22 set. - L'indagine contro la 'gang' dilatinos che ha portato a Milano all'arresto di 15 persone, haspiegato il capo della Squadra Mobile Alessandro Giuliano, e'iniziata in seguito a una denuncia per violenza sessualepresentata da una ragazza salvadoriana nei confronti di unodegli affiliati della banda. Da questo procedimento, del tuttoindipendente e ancora in corso, gli investigatori della sezioneprostituzione e criminalita' diffusa ed extracomunitariacoordinati da Paolo Lisi hanno ricostruito la struttura dellabanda e i vari reati di cui si e' macchiata negli ultimi anni. A quasi tutti i sospetti, tra i quali anche un uomo e unadonna italiani considerati 'contigui alla gang, vengonocontestati i reati di associazione a delinquere, spaccio distupefacenti, detenzione di armi. La 'Barrio 18' e' unastruttura fortemente gerarchica. I membri portano tatuaggi efanno graffiti nelle zone che consideravano proprio territorio(a Milano il parco Trotter e parte di via Sammartini nei pressidella Stazione Centrale). Si praticano poi violenti pestaggicome rituali di iniziazione come nei casi gia' emersi a Milanodei Trinitarios o della Mara Salvatrucha. E sono proprio gli acerrimi nemici della Mara Salvatruchal'obiettivo del tentato omicidio che viene contestato ad alcunidegli arrestati: la vittima designata era Jackson Jahir LopezTrivino, 20 anni, ecuadoriano, che cadde vittima di un agguatoe la cui uccisione fu evitata solo dall intervento dellapolizia, che stava gia' sorvegliando le due gang. Trivinoverra' arrestato alcuni mesi dopo, l'11 giugno2015, perl'aggressione, tristemente famosa, della stazione diVillapizzone, nella quale lui e un altro affiliato alla MaraSalvatrucha aggredirono a colpi di machete un capotreno che perpoco non subi' l'amputazione di un braccio. (AGI)