Scienza: scoperta bussola magnetica che "guida" gli animali
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Scienza: scoperta bussola magnetica che "guida" gli animali

Scienza: scoperta bussola magnetica che "guida" gli animali

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(AGI) - Washington, 17 giu. - Molti animali la usano, ma finoad oggi nessuno e' mai stato in grado di trovarla. E' labussola magnetica che permette a uccelli migratori, ma anchetartarughe marine e persino lupi di orientarsi nello spaziosfruttando le variazioni del campo magnetico terrestre. Ora ungruppo di ricercatori dell'Universita' di Austin in Texas haannunciato, in un articolo pubblicato su eLife, di essereriuscito a individuare all'interno del sistema nervoso centraledi un piccolo verme piatto, il C. Elegans, un meccanismo deltutto analogo a un navigatore magnetico. Il sensore e' unastruttura microscopica alla fine di un neurone che altrianimali probabilmente condividono, viste le similitudini nellastruttura cerebrale tra le specie. Il sensore si presenta comeun antenna TV su nano-scala, e il verme lo usa per navigaresottoterra. "E' probabile che le stesse molecole sianoutilizzate anche dagli altri animali come le farfalle e gliuccelli", ha dichiarato Jon Pierce-Shimomura, assistenteprofessore di neuroscienze presso la Facolta 'di ScienzeNaturali e membro del team di ricerca. ''Questo ci da' un primopunto d'appoggio per capire il sesto senso magnetico in altrianimali''. La scoperta si deve alla osservazione del comportamento deivermi. Quando si trovavano negli Stati Uniti ed erano affamati,i vermi si dirigevano tutti verso il basso. In altre parti delmondo invece si spostavano verso direzioni diverse a secondadelle variazione del campo magnetico terrestre. Andre'sVidal-Gadea, principale autore della ricerca, ha osservato cheC. elegans e' solo una delle innumerevoli specie viventi nelterreno, molti dei quali sono note migrare verticalmente nelsottosuolo. "Nessuno pensava di scoprire il sensore del campomagnetico in questi animali'', ha detto. Il sensore si trovaproprio al termine di un particolare neurone chiamato AFD cheera gia' noto per la sua capacita' di rispondere ai livelli dianidride carbonica e temperatura. Per dimostraredefinitivamente che il sensore del magnetismo era proprio quelneurone, i ricercatori hanno confrontato il comportamento dialcuni animali sani con quello di altri a cui, grazie allaingegneria genetica, era stato precedentemente disattivato ilneurone. Inoltre, hanno anche osservato con una specialetecnica chiamata imaging al calcio, che i cambiamenti di campomagnetico indotti da una bobina artificiale, induconol'attivazione del sensore. (AGI).
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