Sarah: processo d'Appello, non sara' riascoltato Michele Misseri
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Sarah: processo d'Appello, non sara' riascoltato Michele Misseri

Sarah: processo d'Appello, non sara' riascoltato Michele Misseri

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(AGI) - Taranto, 21 nov. - Michele Misseri, padre di Sabrina,condannata all'ergastolo per aver ucciso la quindicenne diAvetrana Sarah Scazzi non sara' riascoltato nel corso delprocesso in corso a Taranto in Corte d'Appello (oggi la secondaudienza). Lo ha deciso il collegio rigettando cosi' unarichiesta formulata dalla difesa della stessa Sabrina, cuginadi Sarah. Sara' invece trascritta insieme ad altre specifiche -ed era un'altra richiesta avanzata dalla difesa di Sabrina - latelefonata intercorsa nella notte del 7 ottobre 2010 traMichele Misseri e la figlia Sabrina. E' la notte in cui ilcontadino di Avetrana, zio di Sarah, dopo uno stringenteinterrogatorio confessa l'omicidio ai magistrati e aicarabinieri e porta i militari sul luogo dove aveva occultatoil cadavere della nipote - uccisa lo stesso giorno della suascomparsa, il 20 agosto 2010 - ovvero un pozzo nelle campagnedi Avetrana. Gli avvocati della cugina di Sarah insistono datempo su un concetto: non e' stata Sabrina con l'aiuto dellamadre Cosima a uccidere la quindicenne, ma lo zio Michele. "Sabrina e Cosima sono in carcere da innocenti per colpa mia",sostiene Michele Misseri in una intervista rilasciata neigiorni scorsi in televisione. E ancora: "La notte del mioarresto, mentre ero in caserma, Sabrina al telefono mi disse:"Non potevi dirmi che sei stato tu?". Io le risposi: "Tanto nonci vediamo piu'". A me farebbe piacere riascoltare questaregistrazione in aula. Dimostra che Sabrina non sapeva niente enemmeno Cosima. Ne' Valentina. Io non mi sono confidato connessuno. Da quel giorno non ho piu' sentito la voce diSabrina". Ed e' proprio questa la telefonata il cui contenutoadesso, su disposizione della Corte d'Appello, verra'trascritto. Sempre oggi infine i giudici di Appello hannodeciso che per tutto il dibattimento di secondo grado SabrinaMisseri e la madre, Cosima Serrano, entrambe condannateall'ergastolo perche' responsabili dell'uccisione, attraversostrangolamento, della piccola Sarah, restino in carcere(entrambe sono detenute a Taranto). Il processo e' complesso,le imputazioni sono gravi, e in secondo grado c'e' unimportante lavoro da fare: sulla base di queste motivazioni laCorte d'Appello ha sospeso i termini di custodia cautelare perle due donne. Se non vi fosse stata sospensione, contestatapero' dalla difesa di Sabrina, le due donne sarebbero uscitedal carcere a gennaio se il processo di Appello non fosseterminato. (AGI).
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