(AGI) - Roma, 17 giu. - Nel giorno in cui l'Ungheria annunciache costruira' una barriera alta quattro metri lungo i 175chilometri di confine con la Serbia per fermare il flusso diclandestini, arriva un duro monito di papa Francesco suimigranti. "Vi invito tutti a pregare perche' le persone e leistituzioni che respingono questi nostri fratelli chiedanoperdono", ha detto il pontefice ricordando che sabato prossimoricorre la Giornata mondiale del rifugiato, promossa dall'Onu.
Matteo Salvini replica, da RadioPadania, alle parole del Papa "Noi nonabbiamo bisogno di essere perdonati - dice -. C'e' il Papa chedice chiediamo perdono per chi chiude la porta ai rifugiati...Ma quanti ce ne sono in Vaticano di rifugiati?". Certo "ilrifugiato vero ha tutto il diritto di essere accolto ma irifugiati veri sono un quarto di quelli che arrivano".
Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, haspiegato la decisione di Budapest di alzare un "muro" con laSerbia affermando che, mentre l'Europa discute, "l'Ungheria nonpuo' piu' aspettare".
In Francia il governo ha annunciato un piano ambizioso percreare 10.500 nuovi posti letti per accogliere richiedentiasilo e rifugiati. Il ministro dell'Interno francese, BernardCazeneuve, pur aprendo alla possibilita di velocizzare leprocedure per i richiedenti asilo, ha ribadito che occorreusare pugno duro contro l'immigrazione clandestina, sul cuicontrasto bisogna essere "piu' efficaci". E in effetti a Ventimiglia l'atteggiamento del governo francese non e'cambiato. Per il quinto giorno consecutivo sugli scogli deiBalzi Rossi, nella zona di Ponte San Ludovico, e' rimasto ilgruppo di migranti, fermi a pochi metri dal confine, in attesadi poter superare le Alpi francesi. La notte e' trascorsatranquilla grazie sia all'assistenza dei volontari della CroceRossa che distribuiscono acqua, bevande calde e cibo, sia allagenerosita' dei cittadini che hanno portato ombrelloni, copertee vestiti per i profughi sulla scogliera.
Secondo quantoriferito dai volontari, una ventina di loro avrebbe chiestospontaneamente di recarsi alla stazione, anche per esseresottoposti a visita medica per sospetti casi di scabbia. Apreoccupare e' anche l'inizio del Ramadan, che impone aimusulmani un mese di digiuno dall'alba al tramonto, e potrebbeulteriormente peggiorare le condizioni di salute dei migranti.
Quanto ai casi sospetti di scabbia, ha fatto sapere la CroceRossa, "sono tutti da accertare" e comunque serve uno screeningspecifico. Situazione sotto controllo anche alla stazione dellacittadina di frontiera dove si trovano circa 200 stranieriprovenienti dal Corno d'Africa.
Intanto il governatore Luca Zaia, ha dichiarato che ilVeneto e' al collasso e che non ha piu' posto: "Di questopasso, cosi' come altre Regioni, dovremo optare per letendopoli, ma non e' un fatto di civilta' ospitare uomini,donne e bambini sotto le tende". (AGI)