(AGI) - Roma, 1 lug. - Arrestato il presunto stupratore che lanotte tra il 29 e il 30 giugno ha violentato una ragazzina di15 anni nei pressi di piazzale Clodio a Roma. Si tratta di un militare della Marina, 31enne originariodella provincia di Cosenza, G.F. (queste le sue iniziali). LaDifesa ha fatto sapere di aver sospeso il giovane dal servizio. La svolta akke indagini e' arrivata nella notte quandoalcune persone sono state sono state convocate per essereascoltate, tra queste l'uomo fortemente sospettato dell'abuso.Ad inchiodarlo una bicicletta con cui si era avvicinato alleragazze, legata a un palo e piantonata per ore.
L'uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggereuna sanzione alla giovane, in quanto l'aveva vista bere birraassieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli idocumenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti.A quel punto pero', il sedicente poliziotto, dopo averassicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sulposto, l'ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all'altezzadel parcheggio di via Casale Strozzi, l'ha trascinata con forzanel parchetto sito nelle vicinanze e ha abusato di lei. Altermine del rapporto l'uomo ha accompagnato la ragazza in viaBafile, dove poco prima l'aveva avvicinata, ma, scorgendo lapresenza di un adulto, ha iniziato a correre ed e' riuscito adileguarsi. Le indagini, immediatamente avviate dagli uominidella Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblicapresso il Tribunale di Roma, hanno consentito di ricostruire ladinamica della vicenda e il percorso effettuato dal fermatoassieme alla vittima. E' stato, in particolare, predisposto unservizio di appostamento continuativo nei pressi del luogo oveera stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dalviolentatore per i suoi spostamenti, fin quando, poco dopol'una di notte, una persona, successivamente identificata peril fratello del fermato, e' stato sorpreso mentre tentava direcuperare il mezzo. Il giovane, dopo una prolungata reticenza e improbabiliscuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e aquell'ora, ammetteva che la bicicletta era stata parcheggiatali' la sera precedente dal fratello. Immediatamente sonoiniziate le ricerche di quest'ultimo, il quale veniva poitrovato proprio in casa del fratello. G.F., appartenente alMinistero della Difesa - in forza presso l'Arsenale dellaMarina - e' stato riconosciuto - senza alcun dubbio - dallavittima quale autore della violenza subita la sera precedente.
Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati fornitidalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizicommerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano unsoggetto dalle fattezze compatibili con il fermato, mentre siallontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulterioreriscontro, sono state, inoltre, acquisite diversetestimonianze, che confermavano quanto gia' narrato dellavittima e delle sue amiche. Nel corso della perquisizioneeffettuata presso la dimora del fermato, sono stati rinvenuti esequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, ecorrispondenti a quelli descritti dalla vittima e indossatidall'indagato la sera della violenza. Visti gli elementi diprova raccolti e il pericolo di fuga, G.F. e' stato sottopostoa fermo da parte degli agenti della IV Sezione "Reati sessualie in danno di minori" della Squadra Mobile e messo adisposizione dell'autorita' giudiziaria competente per lasuccessiva convalida. Il fratello del malvivente e' statodenunciato in stato di liberta' per il reato di favoreggiamentopersonale. (AGI)