Roma: 16enne violentata, aggressore a pm "rapporto consensuale"
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Roma: 16enne violentata, aggressore a pm "rapporto consensuale"

Roma: 16enne violentata, aggressore a pm "rapporto consensuale"

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(AGI) - Roma, 1 lug. - Nessuna violenza sessuale. Solamente unrapporto consensuale. Si sarebbe difeso cosi' Giuseppe Franco,il militare della Marina accusato di aver stuprato l'altranotte una sedicenne in un parco a due passi dalla cittadellagiudiziaria di piazzale Clodio. Una tesi che non ha per nullaconvinto il pm Eugenio Albamonte che ha chiesto al gip laconvalida del fermo per violenza sessuale e per il reato disostituzione di persona visto che l'uomo si era spacciato perpoliziotto. L'uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto diinfliggere una sanzione alla giovane, in quanto l'aveva vistabere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato dimostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gliaccertamenti. A quel punto pero', il sedicente poliziotto, dopoaver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivatosul posto, l'ha condotta, a piedi, in via Teulada e,all'altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l'hatrascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e haabusato di lei. Al termine del rapporto l'uomo ha accompagnatola ragazza in via Bafile, dove poco prima l'aveva avvicinata,ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correreed e' riuscito a dileguarsi. Le indagini, immediatamenteavviate dagli uomini della Squadra Mobile, coordinate dallaProcura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hannoconsentito di ricostruire la dinamica della vicenda e ilpercorso effettuato dal fermato assieme alla vittima. E' stato,in particolare, predisposto un servizio di appostamentocontinuativo nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata labicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti,fin quando, poco dopo l'una di notte, una persona,successivamente identificata per il fratello del fermato, e'stato sorpreso mentre tentava di recuperare il mezzo. Il giovane, dopo una prolungata reticenza e improbabiliscuse per giustificare la sua presenza in quel luogo e aquell'ora, ammetteva che la bicicletta era stata parcheggiatali' la sera precedente dal fratello. Immediatamente sonoiniziate le ricerche di quest'ultimo, il quale veniva poitrovato proprio in casa del fratello. G.F., appartenente alMinistero della Difesa - in forza presso l'Arsenale dellaMarina - e' stato riconosciuto - senza alcun dubbio - dallavittima quale autore della violenza subita la sera precedente.Ulteriori elementi a riscontro dei fatti sono stati fornitidalle videocamere di sorveglianza di uno degli esercizicommerciali presenti lungo la via di fuga, che ritraevano unsoggetto dalle fattezze compatibili con il fermato, mentre siallontanava dal luogo inseguito da quattro persone. A ulterioreriscontro, sono state, inoltre, acquisite diversetestimonianze, che confermavano quanto gia' narrato dellavittima e delle sue amiche. Nel corso della perquisizioneeffettuata presso la dimora del fermato, sono stati rinvenuti esequestrati un paio di pantaloncini, appena lavati, ecorrispondenti a quelli descritti dalla vittima e indossatidall'indagato la sera della violenza. Visti gli elementi diprova raccolti e il pericolo di fuga, G.F. e' stato sottopostoa fermo. da parte degli agenti della IV Sezione "Reati sessualie in danno di minori" della Squadra Mobile e messo adisposizione dell'autorita' giudiziaria competente per lasuccessiva convalida. Il fratello del malvivente e' statodenunciato in stato di liberta' per il reato di favoreggiamentopersonale. (AGI).
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