Riforme, ultimo atto al Senato Parla Napolitano, escono M5s-Fi
ADV
ADV
Riforme, ultimo atto al Senato Parla Napolitano, escono M5s-Fi

Riforme, ultimo atto al Senato Parla Napolitano, escono M5s-Fi

di lettura
(AGI) - Roma, 12 ott. - Parla Giorgio Napolitano, leopposizioni lasciano l'Aula. L'ex Capo dello Stato prende laparola a Palazzo Madama per dare il suo imprimatur alle riformecostituzionali (attese ora alla Camera), e la contestazione diForza Italia e grillini assume caratteristiche senzaprecedenti: a gruppi quasi compatti si alzano e se ne vanno. Era stato annunciato, ma questo non elimina per nullal'effetto delle immagini: l'unico politico ad essere confermatoal Quirinale al termine di un mandato presidenziale, tra gliapplausi scroscianti di tutti i settori del Parlamento, oggi e'sottoposto ad un trattamento quasi umiliante. E' Silvio Berlusconi a dare il via, lontano dall'Aula, allaprotesta. La sua prima osservazione e' tutta politica: "Ilcombinato disposto di questo Senato, con una sola Camera chelegifera, e il fatto che un solo partito puo' prendere ilcomando, ci porta verso una non democrazia". Piu' esplicitoRoberto Calderoli: e' la riforma come la sognava Licio Gelli.Poi ancora Berlusconi ed il gruppo decidono la protesta. IlM5S, da parte sua, fa lo stesso. Sui banchi delle opposizionisono lasciate cartelline bianche rosse e verdi che, poste unaaccanto all'altra, danno l'effetto di tanti Tricolori. Sel, Lega e ancora M5S scelgono l'Aventino, lasciano deltutto l'Aula. Fi rientra ma non partecipera' al voto. Il Pdcensura i contestatori e difende Napolitano. "Sonointollerabili le critiche di Berlusconi e le contestazioni diesponenti di FI e M5S nei confronti del Presidente emerito",dice Alessia Rotta, della segreteria del partito. Certo, quelleche oggi lasciano il Senato non sono riforme condivise. (AGI)
ADV