Richiesta d'arresto per senatore Ncd Azzollini, "non mi dimetto"
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Richiesta d'arresto per senatore Ncd Azzollini, "non mi dimetto"

Richiesta d'arresto per senatore Ncd Azzollini, "non mi dimetto"

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(AGI) - Trani, 9 giu.- Dieci arresti (di cui tre in carcere) eil sequestro di un immobile a Guidonia. Tra le richiested'arresto, una riguarda l'ex sindaco di Molfetta AntonioAzzollini (Ncd), presidente della commissione Bilancio diPalazzo Madama. Sulla richiesta si dovra' esprimere il Senato. E' l'epilogo dell'inchiesta sulla bancarotta fraudolentadella Casa Divina Provvidenza di Bisceglie, l'ex ospedalepsichiatrico oggi in amministrazione straordinaria ai sensidella legge Prodi bis. Le misure, eseguite dal nucleo dipolizia tributaria della guardia di finanza di Bari, sono stateemesse dal gip Rossella Volpe su richiesta del procuratoreaggiunto di Trani, Francesco Giannella, e dal sostituto SilviaCurione. Sono state eseguite a carico di ex responsabili econsulenti esterni (in carcere Dario Rizzi, Antonio Abitante,Rocco di Terlizzi; ai domiciliari Antonio Damascelli, AdrijanaVasiljevic, Angelo Belsito, Augusto Toscani, la madre superioraMarcella Cesa e suor Assunta Puzzello), accusati diassociazione a delinquere finalizzata alla bancarottafraudolenta. La decima misura e' quella per il senatoreAzzollini. Le indagini dei finanzieri sono partite parallelamente allarichiesta di fallimento avanzata dalla stessa Procura di Traninel giugno 2012, a fronte di debiti per 500 milioni di euroaccumulati dall'ente nei confronti di vari creditori tra cuil'Inps e l'Agenzia delle Entrate. Il Don Uva di Bisceglie chegestisce anche ospedali a Foggia e Potenza e' stato ammessoall'amministrazione straordinaria a fine 2013. Nell'ottobre2013 pero' le autorita' ecclesiastiche avevano gia'commissariato la congregazione delle Ancelle della DivinaProvvidenza che gestiva gli ospedali e nominato alla guidamonsignor Luigi Martella, vescovo di Molfetta. Diversi i sequestri eseguiti negli ultimi su contiriconducibili alla Divina Provvidenza. Tra questi anche i 27milioni di euro della Casa di procura, intestato a suor AssuntaPuzzello e ritenuti oggetto di distrazione. Altri conti sonostati sequestrati per complessivi 2 milioni di euro. Singolaree' il caso del conto Postulatore beatificazione Don Uva,gestito dalle stesse suore non per spese necessarie allapratica di beatificazione per la quale esisteva gia' unpostulatore ufficiale nominato dal Vaticano con un proprioconto allo Ior. Si trattava di un conto segreto, che venivaalimentato dalle donazioni di fedeli e dal pagamento dellecopie della cartelle cliniche di pazienti della Cdp. Pronta la reazione dei 5 Stelle: "Pd, Lega Nord, ForzaItalia, Ncd lo copriranno di nuovo come quando il 4 dicembre2014 negarono l'utilizzo delle intercettazioni telefonichenell'altro procedimento penale che lo vede coinvolto nelloscandalo sul porto di Molfetta?", chiede il gruppo parlamentaredel Movimento 5 Stelle al Senato. "Il Movimento 5 Stelle chiese le immediate dimissioni diAzzolini da presidente della Commissione e da senatore gia' il7 ottobre 2013, quando venne inquisito per lo scandalo delporto di Molfetta. Ora non ci sono piu' scuse. Una nuovapesantissima inchiesta lo vede coinvolto. Fuori Azzolini. Sivoti subito il suo arresto. Il senatore Ncd si dimetta da ogniincarico. O Azzolini vuole emulare Galan?". AZZOLLINI, DIMETTERMI? LA LEGGE NON LO PREVEDE - "La notizia e'vera. Ma non faccio commenti sui procedimenti che miriguardano". Il senatore del Nuovo Centrodestra, AntonioAzzollini, interpellato da Affaritaliani.it, conferma larichiesta di arresto a suo carico da parte della Procura diTrani per il crack della casa di cura Divina Provvidenza diBisceglie. "Sono serenissimo", afferma Azzollini. E alla domanda seintenda dimettersi da parlamentare, il senatore dell'Ncdrisponde: "La legge non lo prevede". Azzollini e' gia' indagato, assieme ad altre 47 persone,dalla Procura di Trani per una presunta truffa legata allacostruzione del nuovo porto di Molfetta, per un importo di150mln. All'epoca dei fatti, il 2007, Azzollini era il sindacodi Molfetta, e secondo l'accusa della Procura di Trani, avrebbeappaltato nel 2007 i lavori per la costruzione della digaforanea e del nuovo porto commerciale per 72 mln di euro,saliti poi a 147 mln per bonificare i fondali da migliaia diordigni bellici inesplosi.(AGI).
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