Un nuovo scandalo colpisce i Legionari di Cristo, la congregazione fondata dal sacerdote Marcial Maciel Degollado, autore di abusi e violenze sui minori che costrinsero Benedetto XVI a intervenire in maniera risoluta, con un vero e proprio "commissariamento" affidato al cardinale Velasio De Paolis, da poco scomparso. È però una vicenda per nulla sinistra quella che ha coinvolto Oscar Turrion, 49 anni, spagnolo di Salamanca, rettore del seminario pontificio Maria Mater Ecclesiae, che ha lasciato la tonaca per poter stare vicino ai due figli nati dalla relazione con una donna. Come, nel 2012, un altro "legionario", padre Thomas Williams.
Le dimissioni dopo appena tre anni
Celebre per il talento calcistico sfoggiato in Clericus Cup, Turrion era stato sostituito già lo scorso agosto ma solo ora è stata resa nota la ragione delle dimissioni, nel nome della trasparenza che Ratzinger impose al movimento per ripristinarne la credibilità. "Padre Turrion", leggiamo su La Repubblica, aveva informato a marzo i suoi superiori della relazione con una donna e di essere già padre di una figlia. Tramite il Vaticano, la Congregazione aveva in tempi brevi trovato un nuovo rettore, ma soltanto nelle scorse settimane il sacerdote ha rivelato di aver avuto un secondo figlio. La scorsa primavera la Congregazione aveva semplicemente concesso a Turrion un periodo di "riflessione" con l'impegno da parte del sacerdote di non esercitare in pubblico il proprio ministero. Ora però, da parte del sacerdote, è arrivata la richiesta di riduzione allo stato laicale per iniziare una nuova vita insieme alla sua donna. Turrion era stato scelto come rettore soltanto tre anni fa, nel 2014. Allora dichiarò di "apprezzare la fiducia" che i Legionari stavano riponendo in lui per svolgere il delicato compito di formare i nuovi sacerdoti".
La crisi di vocazione dopo gli scandali
Furono proprio gli scandali che coinvolsero i Legionari (oltre ai casi di pedofilia, tossicodipendenza e malversazioni economiche) che fecero vacillare la vocazione di Turrion, scrive La Stampa. In una dolente lettera l’ex rettore ammette infatti di aver "perso il fondamento" dopo il caso Maciel e di essere arrivato più di una volta alla decisione di lasciare tutto. "Non l’ho fatto per debolezza e vergogna", confessa, "accetto la mia responsabilità. Senza timore del futuro, metto tutto nelle mani di Dio".
"Come responsabili di istituzioni dedicate alla formazione dei candidati al sacerdozio, siamo consapevoli dell'impatto che l'esempio negativo di un formatore e di un rettore ha su di loro e sui fedeli cristiani", scrivono i Legionari in un lungo comunicato in spagnolo diffuso proprio nel giorno in cui il Papa chiedeva a tutti i formatori di "collaborare con l’opera di Dio" altrimenti "non potremo avere sacerdoti ben formati".
Il precedente di padre Williams
"Un caso simile a quello di padre Turrión era avvenuto all'interno della Congregazione nel maggio 2012 con il confratello Thomas Williams, americano del Michigan, elemento di spicco per il suo ruolo di decano della Facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Regina apostolorum di Roma, nonché famoso scrittore e volto charmant della tv Usa come commentatore di notizie vaticane per le catene Nbc e Cbs news", ricorda il quotidiano torinese, "Williams - attualmente referente nella Città Eterna per il sito web conservatore Breitbart di proprietà dell'ex consigliere di Donald Trump, Stephen Bannon - aveva ammesso di aver avuto una relazione sessuale con una donna, nota a Roma come critica d'arte e figlia di una ex ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede e docente ad Harvard, dalla quale era nato un bambino. Anche in quell’occasione erano stati i direttori territoriali dell'Italia e del Nord America dei Legionari di Cristo ad aver comunicato la notizia.