Un aereo della Turkish Airlines è stato costretto giovedì ad un atterraggio di emergenza per colpa di una “bomba a bordo”. No, non si è trattato di nessun ordigno fisico ma semplicemente di un nome, molto stupido, che un passeggero ha dato alla sua rete Wi-Fi durante la tratta che collega Nairobi, in Kenya, con Istanbul. Un volo con più di 100 passeggeri che sono stati i primi a far notare la stranezza comparsa, improvvisamente, sui loro device. L’aereo è stato così costretto a fermarsi a Khartoum, in Sud Sudan, e ad avviare le procedure di sicurezza con la bonifica del mezzo. La stessa compagnia, raccontando l’accaduto, ha sottolineato come la rete sia stata direttamente creata a bordo e che, una volta effettuati i controlli di rito, il volo ha ripreso la sua normale rotta nonostante il forte ritardo.
I precedenti degli ultimi mesi
Quello accaduto sul volo della Turkish non è un caso isolato. Soprattutto negli ultimi mesi. Il più eclatante è stato quello del volo della Thomson Airlines cancellato poco prima della partenza da Cancun, in Messico, con destinazione Londra, a causa di un passeggero e della sua rete Wi-Fi "Jihadist Cell London 1”. In quel caso fu il pilota a rifiutarsi di partire fino a che tutti i controlli del caso non fossero stati completati. Nel 2016 un volo della Qantas, da Melbourne a Perth, pronto al decollo sulla pista, fu costretto a un forte ritardo per colpa di un’altra rete Wi-Fi ribattezzata "Mobile Detonation Device”.
I casi del 2014
Tre anni fa due episodi simili vennero registrati negli Stati Uniti. Il primo coinvolse un volo della American Airlines, da Los Angeles a Londra, che venne fermato a causa di un Wi-Fi chiamato "Al-Quida Free Terror Network". Il secondo, forse il più inquietante, si verificò l’11 settembre, in occasione del tredicesimo anniversario dell’attentato terroristico alle Torri Gemelle. Un volo della Southwest Airlines diretto a Denver fu costretto ad un atterraggio di emergenza a Seattle per la comparsa di una rete cambiata addirittura due volte. Prima "Southwest Bomb on Board” e poi, con una minaccia ancora più esplicita: ”Bomb Location Seat 19E”.