Rapino' e arse vivo un uomo, arrestata donna a Nola
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Rapino' e arse vivo un uomo, arrestata donna a Nola

Rapino' e arse vivo un uomo, arrestata donna a Nola

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(AGI) - Napoli, 18 lug. - Adelina Vecchione e'stata arrestatacon l'accusa dell'omicidio di Felice Paduano consumato a Nolalo scorso 23 marzo. Adelina prima adescava gli anziani soli,facendo loro credere di voler avere dei rapporti sessuali, poili drogava e infine li rapinava. Uno schema che avrebbe dovutoripetersi senza intoppi, solo con la vergogna finale dell'uomoche non denunciava l'accaduto per non confessare ai familiarila sua debolezza, anche per Felice Paduano, 74 anni, fabbroincensurato del Nolano. Ma la dose di barbiturico ipnoticoimpiegato per stordirlo era troppo elevata, e Adelina scelse diabbandonarlo nelle campagne di Casamarciano ancora nella HondaCivic in cui gli aveva fatto credere che avrebbero consumato ilrapporto, dopo avergli sottratto i 600 euro che aveva in tasca,la catenina d'oro al collo, carte di credito e telefonocellulare. La mattina dopo, quando torno' per vedere se si eraripreso, vide Paduano in cattive condizioni di salute, cosparsel'auto di benzina e appicco' fuoco quando l'uomo era ancoravivo. E' la ricostruzione della morte dell'anziano in base allaquale i carabinieri, su mandato del gip di Nola, hannoarrestato Adelina Vecchione, 40 anni, accusata dell'omicidioavvenuto lo scorso 23 marzo. La donna fa parte di una banda disignore pronte a tutto pur di sfilare dalle tasche dellevittime la loro pensione. E' la stessa Vecchione a descriverel'accaduto all'amica Domenica Sepe, indagata perfavoreggiamento. In una telefonate del 17 giugno, non sapendodi essere intercettata, racconta tutte le fasi di quell'atrocedelitto. Sepe e' definita dal gip "una donna che ha un famelicobisogno di denaro con la quale Vecchione condivide le suescelleratezze, dotata di una non comune dose di sadismo".Adelina Vecchione, dopo avere deriso i carabinieri che nonerano riusciti a risolvere il caso Paduano, racconta all'amicache, dopo avere dato vita al rogo, quando ormai l'auto erasemidistrutta, e' cominciato a piovere e l'acqua l'avevaaiutata a cancellare le tracce. Le spiega anche in checondizioni era Felice Paduano quando, il giorno dopo averlonarcotizzato, era andato a cercarlo: "Allora, i vetri eranoappannati. Respirava, pero' stava morendo in un mare d'acqua,si sentiva una puzza di pipi'". Sepe chiede: "Come in un mared'acqua?". L'amica chiarisce: "Perche' aveva sudato. Tuttospugnato, e poi ci stava una puzza di pipi' la' dentro...Quindi, anche se non avrei fatto quella cosa, comunque sarebbeuscito scemo. Quelle sono le cose di quella medicina". Il corpodell'anziano nella macchina semidistrutta dalle fiamme futrovato dal figlio, il giorno dopo la denuncia di scomparsafatta subito dai familiari perche' l'uomo non si era presentatoa cena. Le indagini si indirizarono subito sulle ultime ore divita dell'uomo. Lil
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