(AGI) - Palermo, 1 lug. - Scoperta dalla poliziaun'organizzazione di trafficanti di esseri umani responsabile,tra l'altro, del viaggio finito il 3 ottobre dell'anno scorsocon il tragico naufragio davanti a Lampedusa dove morirono 366profughi, in maggioranza eritrei.
Personale del Serviziocentrale operativo e delle Squadre Mobili di Palermo edAgrigento ha eseguito con l'operazione chiamata "Glauco" dagliinvestigatori 9 decreti di fermo emessi dalla Dda di Palermo.Gli indagati sono stati rintracciati nelle province diAgrigento, Catania, Milano, Roma e Torino, dove sono stateanche notificane 5 informazioni di garanzia. Associazione perdelinquere, e favoreggiamento dell'immigrazione e dellapermanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionaledel gruppo criminale sono i reati contestati a vario titolo.
"Inshallah! Cosi' ha voluto Allah" e' stata la gelidarisposta che il trafficante libico ha dato al suo complicesudanese al telefono, dopo il naufragio. La conversazione tra idue capi dell'organizzazione di trafficanti e' stataintercettata dalle autorita' italiane che, tra milledifficolta', sono riuscite a individuare le utenze telefonichedei due malfattori. I pm di Palermo nel corso di 5 mesi diindagini hanno intercettato 30 mila conversazioni, tuttecondotte in arabo ed in eritreo. L'organizzazione aveva base inLibia e Sudan, ma disponeva anche di una "cellula italiana" cheopera in Sicilia - in particolare ad Agrigento - e a Roma dovegli extracomunitari, che una volta giunti in Italia fannoperdere le proprie tracce, vengono alloggiati in case eappartamenti in attesa di proseguire verso altre mete, non soloin Europa ma anche in America.
La polizia giudiziaria di Ragusa ha intanto individuato duesoggetti ritenuti gli scafisti del barcone sul quale unatrentina di immigrati sono morti asfissiati nella stiva. Ilpeschereccio, rimorchiato dalla fregata "Grecale" della Marinamilitare, approdera' a Pozzallo oggi ma gli investigatori hannoraggiunto la nave in mare per avviare immediatamente leindagini.
Vigili del fuoco con motosega oer estrarre i cadaveri
Al momento sono gia' stati raccolti importantielementi di prova che sono al vaglio della Procura dellaRepubblica di Ragusa. Gli immigrati ascoltati finora raccontanodi violenze dei trafficanti libici nei loro confronti ed inparticolare contro gli uomini africani. Tra lacrime edisperazione sono state raccolte le deposizioni degli amicidelle vittime, e anche di qualche loro parente: "Abbiamoprovato a salvarli appena ci siamo resi conto, abbiamo fatto ditutto ma purtroppo era tardi, sembrava dormissero". Uno deiprofughi ha accusato: "E' stata tutta colpa loro, ci hannomesso li dentro come le bestie e non potevamo neanche uscireperche' sopra era tutto pieno, non ci potevamo muovere". E' infine rientrato l'allarme per la malattia infettivariscontrata su uno dei profughi soccorsi dalla nave militare"Orione", giunta oggi a Catania con a bordo 396 immigrati. Sitrattava di un caso di varicella, come accertato dai medicidell'ospedale Spallanzani di Roma, dove lo straniero era statotrasferito in elicottero. (AGI).