Napoli - Una frode all'Inps quantificata in nove milioni di euro, frutto di un sistema organizzato da esponenti del clan Mallardo che ha fatto ottenere indebitamente pensioni di invalidita' o di accompagnamento in totale assenza dei requisiti di legge. E' lo spaccato di un'indagine della Procura di Napoli che ha portato a 33 misure cautelari di arresto con il beneficio dei domiciliari e alla notifica di altri 53 avvisi di garanzia. Le indagini sono partite dall'esame della documentazione a corredo dell'istruttoria per la concessione dei contributi assistenziali, risultata poi falsa anche grazie alla connivenza di tre funzionari del Comune di Giugliano, ora arrestati, che avevano legami con esponenti della Cosca.
Sono state cosi' individuate 89 persone che non erano affette da gravi patologie, non avevano mai avuto una visita medica, ma avevano avuto la pensione di invalidita'. Pensioni irregolari che erano anche un modo del gruppo camorristico di 'stipendiare' le famiglie di alcuni affiliati; quando il beneficio veniva procurato a persone estranee al clan, la Cosca ne ricavava comunque consenso e una tangente equivalente agli arretrati riconosciuti dall'ente di previdenza. Sequestrati anche beni agli indagati per equivalente. (AGI)