Pedofilia: tolleranza zero del Papa nella vicenda paraguaiana
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Pedofilia: tolleranza zero del Papa nella vicenda paraguaiana

Pedofilia: tolleranza zero del Papa nella vicenda paraguaiana

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(AGI) - CdV, 25 set. - La decisione di Papa Francesco dirimuovere il vescovo di Ciudad del Este (Paraguay), monsignorRogelio Ricardo Livieres Plano (Opus Dei) senza che abbiapresentato le dimissioni, e' arrivata dopo il resoconto sullasituazione da parte del cardinale Santos Abril y Castello',inviato da Francesco a Ciudad del Este, dal 21 al 26 luglioscorso. Lo stesso portavoce della Santa Sede, padre FedericoLombardi, rispondendo ai giornalisti, a fine luglio confermo'che nel corso della visita pastorale il cardinale Castello'aveva "ammonito" Livieres Plano nel procedere a ulterioriordinazioni sacerdotali. "Non altre disposizioni sono stateannunciate - precisava Lombardi - e il cardinale Castello'riferira' i risultati direttamente al Papa". Il cardinale Castello' si era anche informato sullasituazione del vicario generale del vescovo Livieres Plano,padre Carlos Urrutigoity, rimosso dal suo incarico e accusatodi abusi sessuali sui minori in una scuola nello Statoamericano della Pennsylvania. La diocesi paraguaiana avevasottolineato che le accuse contro padre Urrutigoity non eranomai state provate. La nota di oggi della Santa Sede non e' ovviamenteesplicita ma la diocesi di Ciudad del Este in un lungocomunicato pubblicato ad agosto elencava e contestava i varipassaggi intricati della vicenda. A cominciare dallacandidatura di Fernando Lugo, vescovo dimesso dallo statoclericale prima di essere eletto presidente del paeselatinoamericano dal 2008 al 2012. La diocesi paraguaiana richiamava il caso di padre CarlosUrrutigoity, sacerdote argentino che esercitava nella diocesidi Scranton negli Stati Uniti (1998-2002). Urrutigoity fucoinvolto in casi di abusi su minori. Ma "nonostante lacoerente espressione di gravi riserve sulla sua opportunita'per il ministero sacerdotale", si legge nella dura nota delladiocesi paraguaiana, "viene incardinato nella diocesi di Ciudaddel Este" (2008). Il vescovo di Scranton, monsignor Joseph C.Barbera, invitava "chiunque possa avere sospetti, testimonianzeo aver subito abusi" da parte del sacerdote a denunciarlo. Ilprete argentino, nel frattempo, faceva carriera in Paraguay,divenendo vicario generale della diocesi di Ciudad del Este elo stesso monsignor Livieres Plano lo difendeva accusandol'arcivescovo di Asuncion, Pastor Cuquejo che aveva chiestopubblicamente chiarimenti con l'apertura di un'inchiesta suUrrutigoity. Monsignor Livieres in un'intervista rispose:"Secondo me monsignor Cuquejo e' omosessuale". Inoltre ladiocesi di Ciudad del Este definiva "calunnie" le accuse controUrritigoity e affermava che lo stesso padre argentino fu'raccomandato' dal cardinale Ratzinger (pochi giorni prima didiventare Papa). Infine sosteneva che la Congregazione dellaDottrina della Fede nego' di aprire un procedimento penalecontro Urrutigoity perche' i presunti abusi non erano dipedofilia in quanto il denunciante era maggiorenne. La diocesidi Scranton invece riferiva di un patteggiamento (400miladollari). Per quanto riguarda il caso Lugo, questi fu accusatodi avere avuto un figlio. Nell'aprile del 2009 i vescovi delParaguay diffusero una nota fornendo precisazioni al riguardo:"la Conferenza episcopale non ha mai ricevuto una denunciaformale, scritta, riguardante monsignor Fernando Lugo sullequestioni di una sua presunta paternita'. Se una tale denunciafosse stata presentata presso la nunziatura apostolica, sarebbestata di esclusiva competenza di tale nunziatura". Ad accusareLugo, monsignor Livieres Plano che aveva criticato piu' voltela Chiesa paraguaiana. Lugo nel 2005 accetto' la rinuncia algoverno pastorale della diocesi di San Pedro e, in vistadell'accettazione della candidatura presidenziale, il 18dicembre del 2006, chiese alla Santa Sede la perdita dellostato clericale, avvenuta dopo la sospensione a divinis nelgennaio 2008, nel luglio 2008. "Monsignor Livieres ha fattosentire pubblicamente la sua voce per dissentire con lacandidatura di Lugo, divenendo in questo modo l'unico difensoredella posizione del Vaticano", rivendicava la nota di agostodella diocesi di Ciudad del Este. Vicende torbide e non chiaresu cui Papa Francesco oggi sembra aver messo la parola fine.(AGI).
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