Pedofilia: no ai servizi sociali, arrestato ex parroco antimafia
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Pedofilia: no ai servizi sociali, arrestato ex parroco antimafia

Pedofilia: no ai servizi sociali, arrestato ex parroco antimafia

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(AGI) - Palermo, 20 nov. - La Squadra mobile di Palermo haarrestato ieri pomeriggio padre Paolo Turturro, ex preteantimafia, condannato a tre anni per pedofilia. Il tribunale disorveglianza del capoluogo siciliano, presieduto da GiancarloTrizzino, ha infatti rigettato la richiesta di affidamento aiservizi sociali, presentata dai legali dell'ex parroco dellachiesa di Santa Lucia, al Borgo Vecchio,: i magistrati hannocosi' revocato la sospensione dell'ordine di carcerazione efatto condurre Turturro nel penitenziario di Pagliarelli. Idifensori, gli avvocati Ninni Reina e Vincenzo Gervasi, avevanochiesto invano ai magistrati di mandare Turturro a lavorare congli anziani. L'ex parroco e' stato arrestato nella sede diTumminia, a Baucina (Palermo), dell'associazione "Dipingi lapace", da lui fondata nel periodo dell'impegno antimafia alBorgo Vecchio, quartiere popolare e centralissimo di Palermo. Personaggio sempre al centro della scena, Turturro svolseattivita' a sostegno della legalita' e denuncio' minacce dimorte: per alcuni anni visse sotto scorta. Tra il 2000 e il 2001, secondo quanto il pm Alessia Sinatrae' riuscita a dimostrare in un processo lungo e difficile,avrebbe molestato due ragazzini, baciando in bocca uno eabusando di un altro. In un clima ostile all'accusa, in unambiente ad altissimo rischio mafioso, segnato da omerta' efalsi pudori, i due ragazzini hanno sostenuto fino all'ultimodi avere subito violenza. Il sacerdote, finora non sospeso adivinis, fu mandato a Tumminia dalla Curia solo dopo la primacondanna in appello (ottobre 2011): prima era stato il rettoredella Madonna del Ponticello, in pieno centro di Palermo. Turturro fu condannato a sei anni e sei mesi in Tribunale enel primo processo di appello, ma poi la sentenza fu annullatain Cassazione, perche' la difesa riusci' a dimostrare chel'episodio del bacio era particolarmente lieve e soprattuttoche risaliva al 2000, dunque era prescritto. Nel giugno 2013 lapena fu portata a tre anni e la Cassazione respinse ilsuccessivo, nuovo ricorso della difesa. Poi l'istanza diassegnazione ai servizi sociali. Ori il rigetto e l'arresto.(AGI).
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