Papa: viviamo in una societa' perversa, dove manca la gratuita'
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Papa: viviamo in una societa' perversa, dove manca la gratuita'

Papa: viviamo in una societa' perversa, dove manca la gratuita'

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(AGI) - CdV, 4 mar. - "Una societa' senza prossimita', dove lagratuita' e l'affetto senza contropartita, anche fra estranei,vanno scomparendo, e' una societa' perversa". Lo ha affermatoPapa Francesco nella catechesi all'Udienza Generale di oggi,dedicata al tema degli "anziani abbandonati, e non solo nellaprecarieta' materiale". "Sono abbandonati - ha osservato -nella egoistica incapacita' di accettare i loro limiti cheriflettono i nostri limiti, nelle numerose difficolta' che oggidebbono superare per sopravvivere in una civilta' che nonpermette loro di partecipare, di dire la propria, ne' di esserereferenti secondo il modello consumistico del soltanto igiovani possono essere utili e possono godere"". SecondoFrancesco, invece, "gli anziani dovrebbero invece essere, pertutta la societa', la riserva sapienziale del nostro popolo"."Dobbiamo risvegliare - ha esortato - il senso collettivo digratitudine, di apprezzamento, di ospitalita', che faccianosentire l'anziano parte viva della sua comunita'". "Fragili - ha continuato - sono un po' tutti, i vecchi.Alcuni, pero', sono particolarmente deboli, molti sono soli, esegnati dalla malattia. Alcuni dipendono da cure indispensabilie dall'attenzione degli altri". "Faremo per questo un passoindietro?, li abbandoneremo al loro destino?", si e' chiestoBergoglio. Da parte sua, ha assicurato, "la Chiesa non puo' e nonvuole conformarsi ad una mentalita' di insofferenza, e tantomeno di indifferenza e di disprezzo, nei confronti dellavecchiaia". "La Chiesa, fedele alla Parola di Dio, non puo'tollerare - ha commentato - queste degenerazioni. Una comunita'cristiana in cui prossimita' e gratuita' non fossero piu'considerate indispensabili, perderebbe con esse la sua anima.Dove non c'e' onore per gli anziani, non c'e' futuro per igiovani". "La catechesi di oggi e quella di mercoledi' prossimo - hapoi concluso - sono dedicate agli anziani, che, nell'ambitodella famiglia, sono i nonni o i zii-nonni" a partire dalla"problematica condizione attuale degli anziani. La prossimavolta, prossimo mercoledi', piu' in positivo, sulla vocazionecontenuta in questa eta' della vita". "Cari Fratelli, vi incoraggio a portare avanti il vostroimpegno in favore del cammino ecumenico e del dialogointerreligioso. E vi ringrazio per il contributo che date aduna maggiore comunione tra i vari movimenti ecclesiali". Lo hadetto Papa Francesco ai 60 vescovi di 35 paesi diversi riunitia Castelgandolfo per l' incontro annuale promosso dal Movimentodei Focolari sul tema "Eucaristia, mistero di comunione". "Ilvescovo - ha continuato Bergoglio - e' principio di unita'nella Chiesa, ma questo non avviene senzal`Eucaristia: il Vescovo non raduna il popolo intorno allapropria persona, o alle proprie idee, ma intorno a Cristopresente nella sua Parola e nel Sacramento del suo Corpo eSangue. E alla scuola di Gesu', buon Pastore fattosi Agnelloimmolato e risorto, il vescovo raduna le pecore a Lui affidatecon l`offerta della sua vita, assumendo egli stesso una formadiesistenza eucaristica". In questo modo, secondo Francesco, "il vescovo, conformatoa Cristo, diventa Vangelo vivo, diventa Pane spezzato per lavita di molti con la sua predicazione e la sua testimonianza.Chi si nutre con fede di Cristo Pane vivo viene spinto dal suoamore a dare la vita per i fratelli, ad uscire, ad andareincontro a chi e' emarginato e disprezzato". Con i 60 vescovierano presenti all'incontro con il Papa nell'Aula Nervi anchela presidente dei focolarini Maria Voce e il co-presidenteJesus Moran. Il neo cardinale Francis Xavier KriengsakKovithavanij, arcivescovo di Bangkok, ha rivolto un saluto abergoglio a nome dei presenti. (AGI).
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