Papa: sono cattolico, se volete dico il "Credo"
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Papa: sono cattolico, se volete dico il "Credo"

Papa: sono cattolico, se volete dico il "Credo"

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(AGI) - Washington, 22 set. - "Mi chiedete se sono cattolico?Se e' necessario posso recitare il Credo...". Lo ha detto PapaFrancesco ai giornalisti sul volo da Santiago de Cuba aWashington rispondendo sulle accuse di essere "comunista" opersino un "antipapa". "Tutto cio' che ho detto in temaeconomico e' nella dottrina della Chiesa". "Un amico cardinale-ha confidato Bergoglio - mi ha raccontato che e' andata da luiuna signora, molto preoccupata, molto cattolica, un po' rigida,ma buona. E gli ha chiesto se era vero che nella Bibbia che siparlava di un Anticristo. Lui ha spiegato che se ne parlanell'Apocalisse. Poi la signora ha chiesto se si parlava di unantipapa. E lui le ha domandato: perche' me lo chiede? Harisposto: "Io sono sicura che Francesco e' l'antipapa". Eperche'? "Perche' non usa le scarpe rosse", e' stata larisposta. Sull'essere comunista o non comunista: io sono certodi non aver detto una cosa in piu' rispetto a cio' che c'e'nella Dottrina sociale della Chiesa. Durante l'altro volo unavostra collega mi aveva chiesto, a proposito del mio interventoai movimenti popolari: "Ma la Chiesa lo seguira'?". Horisposto: sono io a seguire la Chiesa, e su questo credo di nonsbagliare. Le cose si possono spiegare, forse qualcosa ha datoun'impressione un po' piu' "sinistrina", ma sarebbe un erroredi interpretazione. La mia dottrina su tutto questo, la Laudatosi' e sull'imperialismo economico, e' nell'insegnamento socialedella Chiesa. E se e' necessario che io reciti il Credo, sonodisposto a farlo...". "Nei discorsi che ho fatto a Cuba- hatenuto a chiarire Francesco - ho sempre fatto cenno alladottrina sociale della Chiesa. Ma le cose che si devonocorreggere le ho dette chiaramente, non in modo "profumato".Per quanto riguarda il capitalismo selvaggio non ho detto dipiu' di cio' che ho scritto nell'Evangelii gaudium enell'enciclica Laudato si'. Quello che ho scritto e'abbastanza. Qui a Cuba il viaggio e' stato molto pastorale, conla comunita' cattolica, con i cristiani e anche con le personedi buona volonta'. I miei interventi sono stati omelie. Anchecon i giovani, che erano giovani credenti e non credenti e frai credenti ce n'erano di diverse religioni, e' stato undiscorso di speranza, di incoraggiamento del dialogo percercare quelle cose che ci accomunano. E' stato un linguaggiopiu' pastorale. Invece nell'enciclica si dovevano trattare cosepiu' tecniche". (AGI)
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