Papa: peccato insidia la Chiesa, nave Pietro ancora sballottata
ADV
ADV
Papa: peccato insidia la Chiesa, nave Pietro ancora sballottata

Papa: peccato insidia la Chiesa, nave Pietro ancora sballottata

di lettura
(AGI) - CdV, 27 set. - La presenza del male accanto ai seguacidel Vangelo e' stata evocata da Papa Francesco nell'omelia peri 200 anni della ricostituzione dei gesuiti, da lui celebratiquesto pomeriggio con una messa solenne nella chiesa romana delGesu'."La notte e il potere delle tenebre sono sempre vicini.Riconoscersi peccatori significa mettersi nell'atteggiamentogiusto", ha detto Papa Francesco ricordando che come alla finedel '700, prima della soppressione, "la nave della Compagnia diGesu' e' stata sballottata dalle onde, e non c'e' dameravigliarsi di questo, anche la barca di Pietro lo puo'essere oggi". E per questo, ha esortato, "dobbiamo pregaretanto, anche il Papa - ha aggiunto - nella sua barca". Secondo Bergoglio, al momento della ingiusta soppressioneda parte della Santa Sede, "la Compagnia ha vissuto ilconflitto fino in fondo, senza cercare un modo per uscirne inmodo tranquillo o elegante", perche' "non e' mai l'apparentetranquillita' ad appagare il nostro cuore: non si devonopraticare facili irenismi. La Compagnia - ha ricordato PapaFrancesco - ha vissuto la prova suprema del sacrificio cheingiustamente le veniva chiesto" pregando con le parole dellaScrittura: "ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonatoalla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno,il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi".Senza mai perdere la fede. "Questo - sono ancora parole del Papa che e' statoprovinciale dei gesuiti dell'Argentina negli anni difficilidella dittatura militare - ha dato onore alla Compagnia, noncertamente gli encomi dei suoi meriti. Cosi' sara' sempre"."Speriamo sempre nel Signore!", ha detto ancora il Papaosservando che "in tempi di tribolazione e di turbamento sisolleva sempre un polverone di dubbi e di sofferenze, e non e'facile andare avanti, proseguire il cammino. Soprattutto neitempi difficili e di crisi vengono tante tentazioni: fermarsi adiscutere di idee, lasciarsi trasportare dalla desolazione". Mala Compagnia "era fatta di uomini coraggiosi e umili nella lorotestimonianza di speranza, di amore e di creativita'apostolica, quella dello Spirito" e una volta ricostituita e'tornata "subito missionaria e si e' messa a disposizione dellaSede Apostolica, impegnandosi generosamente sotto il vessillodella croce per il Signore e il suo vicario in terra". In proposito, il Pontefice ha ricordato che nel nostrotempo "la Compagnia affronta con intelligenza e operosita'anche il tragico problema dei rifugiati e dei profughi; e sisforza con discernimento di integrare il servizio della fede ela promozione della giustizia, in conformita' al Vangelo"."Confermo oggi - ha continuato Francesco - quanto ci dissePaolo VI alla nostra trentaduesima Congregazione generale e cheio stesso ho ascoltato con le mie orecchie: 'Ovunque nellaChiesa, anche nei campi piu' difficili e di punta, nei croceviadelle ideologie, nelle trincee sociali, vi e' stato e vi e' ilconfronto tra le esigenze brucianti dell'uomo e il perennemessaggio del Vangelo, la' vi sono stati e vi sono i gesuiti'". "Costa fatica remare e i gesuiti - ha concluso Bergoglio -devono essere rematori esperti e valorosi remate dunque!Remate, siate forti, anche col vento contrario! Remiamo aservizio della Chiesa. Remiamo insieme! Ma mentre remiamo,tutti remiamo, anche il Papa rema nella barca di Pietro,dobbiamo pregare tanto: 'Signore, salvaci!', 'Signore salva iltuo popolo!'. Il Signore, anche se siamo uomini di poca fede cisalvera'. Speriamo nel Signore!". (AGI).
ADV