CdV - Papa Francesco ha reso omaggio all'Angelus a padre Engelmar Unzeitig, sacerdote della Congregazione dei Missionari di Mariannhill, "ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau, egli all'odio contrappose l'amore, alla ferocia rispose con la mitezza". Il religioso e' stato proclamato beato ieria Wuerzburg in Germania. "Il suo esempio - ha invocato Francesco - ci aiuti ad essere testimoni di carita' e di speranza anche in mezzo alle tribolazioni".
"Una scintilla di autentica umanita' nella buia notte della dominazione nazista", cosi' il cardinale Angelo Amato, prefetto delle cause dei santi e inviato del Papa alla cerimonia di beatificazione ha descritto la figura di questo martire del nazismo morto a Dachau a soli 34 anni dopo aver vissuto "il suo status di prigioniero umiliato e oppresso sempre unito a Dio, nella preghiera, nella gioia e nella disponibilita' costante ad amare, aiutare, consolare il prossimo". A Dachau tra il 1938 e il 1945 sono stati deportati 2.579 tra preti, seminaristi e monaci, insieme a 141 tra pastori protestanti e preti ortodossi. 1.034 di loro, al termine del conflitto mondiale, non sono piu' tornati nelle loro terre. (AGI)