Papa chiede perdono ai valdesi "Per le violenze che avete subito"
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Papa chiede perdono ai valdesi "Per le violenze che avete subito"

Papa chiede perdono ai valdesi "Per le violenze che avete subito"

Papa chiede perdono ai valdesi "Per le violenze che avete subito"
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(AGI) - Torino, 22 giu. - "Da parte della Chiesa Cattolica vichiedo perdono, vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e icomportamenti non cristiani, persino non umani che, nellastoria, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesu'Cristo, perdonateci!". Sono state queste le parole di PapaFrancesco nel Tempio Valdese di Torino. "Riflettendosulla storia delle nostre relazioni - ha detto - non possiamoche rattristarci di fronte alle contese e alle violenzecommesse in nome della propria fede, e chiedo al Signore che cidia la grazia di riconoscerci tutti peccatori e di saperciperdonare gli uni agli altri". Secondo Francesco, "e' per iniziativa di Dio, il quale nonsi rassegna mai di fronte al peccato dell'uomo, che si aprononuove strade per vivere la nostra fraternita', e a questonon possiamo sottrarci". "La cordiale accoglienza che oggi mi riservate mi fapensare agli incontri con gli amici della Chiesa EvangelicaValdese del Rio della Plata, di cui ho potuto apprezzare laspiritualita' e la fede, e imparare tante cose buone".Francesco ha salutato cosi' la comunita' valdese di Torino,visitandone il Tempio, la prima volta di un Papa in una chiesavaldese. "Uno dei principali frutti che il movimento ecumenico hagia' permesso di raccogliere in questi anni - ha aggiunto - e'la riscoperta della fraternita' che unisce tutti coloro checredono in Gesu' Cristo e sono stati battezzati nel suo nome".Secondo Francesco, "questo legame non e' basato su criterisemplicemente umani, ma sulla radicale condivisionedell'esperienza fondante della vita cristiana: l'incontro conl'amore di Dio che si rivela a noi in Gesu' Cristo e l'azionetrasformante dello Spirito Santo che ci assiste nel camminodella vita". "La riscoperta di tale fraternita' - ha scandito il Papa -ci consente di cogliere il profondo legame che gia' ci unisce,malgrado le nostre differenze. Si tratta di una comunioneancora in cammino, che, con la preghiera, con la continuaconversione personale e comunitaria e con l'aiuto dei teologi,noi speriamo, fiduciosi nell'azione dello Spirito Santo, possadiventare piena e visibile comunione nella verita' e nellacarita'". "Noi valdesi siamo una chiesa, dovete riconoscerci cometale". Lo ha chiesto il moderatore della Tavola valdese,Eugenio Bernardini lo ha chiesto a Papa Francesco nel suodiscorso di benvenuto al Tempio Valdese di Torino. "FratelloFrancesco - ha detto - non capiamo che cosa significhil'espressione del Concilio che ci definisce 'comunita'' e nonchiese. Vuol dire che noi siamo una chiesa a meta', una chiesanon chiesa? Capiamo le ragioni ma sarebbe bello fosse superatanel 2017 o anche prima. Siamo una chiesa, peccatrice, certo, machiesa di Gesu' Cristo, da lui giudicata e salvata". Il pastore Bernardini ha parlato anche del problemadell'"ospitalita' eucaristica" cioe' della possibilita' pervaldesi e cattolici di comunicarsi nelle liturgie gli uni deglialtri. "Tra le cose che abbiamo in comune ci sono le parole diGesu' all'ultima cena, le abbiamo ascoltate ieri. Certo abbiamointerpretazioni diverse di quel che significano, ma cio' cheabbiamo in comune sono le parole di Gesu' e non le nostreinterpretazioni". "Otto secoli fa il movimento valdese - ha ricordato - fuaccusato di eresia e scomunicato. Evangelizzazione popolaresvolto da laici nella lingua del popolo". (AGI).
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