CdV - Papa Francesco ha rivolto oggi il suo pensiero a "tutte le mamme quelle che sono oggi in piazza, tutte quelle tra noi e quelle che sono andate in Cielo". "Oggi - ha sottolineato - in tanti Paesi si celebra la festa della mamma; ricordiamo con gratitudine e affetto tutte le mamme, affidandole a Maria, la mamma di Gesu'". "Diciamo per loro un'Ave Maria", ha poi detto invitando la folla di piazza San Pietro (gremitissima di fedeli) a pregare con lui con le parole che ognuno ha imparato dalla sua mamma.
"Stare vicini a emarginati, anziani, carcerati e migranti"
"Dio non ci lascia mai soli. Questa e' la testimonianza, fatta non solo con le parole ma anche con la vita quotidiana - che ogni domenica dovrebbe uscire dalla nostre chiese per entrare durante la settimana nelle case, negli uffici, a scuola, nei luoghi di ritrovo e di divertimento, negli ospedali, nelle carceri, nelle case per gli anziani, nei luoghi affollati degli immigrati, nelle periferie della citta'". Lo ha sottolineato Francesco nella breve catechesi che ha preceduto il Regina Caeli. Dopo la preghiera mariana, Papa Bergoglio ha salutato i fedeli di Roma e i pellegrini dall'Italia e da vari Paesi citando i gruppi polacchi di Varsavia, Lowicz e Ostroda; il Filarmonici di Vienna; il gruppo irlandese Amici di Mons. O'Flaherty; gli studenti del collegio Corderius (Paesi Bassi); e la Katholische Akademische Verbindung "Capitolina". "Saluto - ha poi aggiunto - i partecipanti alla Marcia per la Vita, gli amici dell'Opera Don Folci e del Preseminario San Pio X, gli Scout d'Europa di Roma Ovest e Roma Sud, e i numerosi cresimandi della Diocesi di Genova".
"Media sappiano coniugare verità e misericordia"
"Rivolgo a tutti gli operatori della comunicazione un saluto cordiale, e auspico che il nostro modo di comunicare nella Chiesa abbia sempre un chiaro stile evangelico, uno stile che unisca la verita' e la misericordia", ha detto quindi il Papa ricordando alla folla di piazza San Pietro che oggi ricorre la 50esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, voluta dal Concilio Vaticano II". "Infatti - ha aggiunto Francesco - i padri conciliari, riflettendo sulla Chiesa del mondo contemporaneo, compresero l'importanza cruciale delle comunicazioni, che "possono gettare ponti tra le persone, le famiglie, i gruppi sociali, i popoli. E questo sia nell'ambiente fisico sia in quello digitale". (AGI)