"Così ho deciso di comprare una pagina sui giornali dopo il caso Daisy Osakue"
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"Così ho deciso di comprare una pagina sui giornali dopo il caso Daisy Osakue"

"Così ho deciso di comprare una pagina sui giornali dopo il caso Daisy Osakue"

gabriele fazio
"Così ho deciso di comprare una pagina sui giornali dopo il caso Daisy Osakue"
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“Erano un po' di giorni che seguivo le vicende di episodi molto molto spiacevoli nei confronti di persone soprattutto di colore. Il momento esatto è stato quando ho letto sul telefonino la notizia di quello che era successo alla ragazza di Torino.In quel momento mi è scattata una molla, glielo dico sinceramente, noi anche in passato abbiamo fatto campagne di comunicazione dal profilo etico-sociale, e mi sono detto 'no, io adesso devo fare qualcosa', ne ho parlato un attimo in azienda, anche con il nostro grafico, dicendogli 'studiamo una pagina, studiamo qualcosa, cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica per dire che stiamo superando tutti i limiti dell’accettabile'.Perché è una cosa assurda che nel 2018 siamo ancora qui a parlare di queste cose. Siamo fuori dal mondo”.
“Chi ci conosce lo sa bene che noi abbiamo sostenuto l’anno scorso il Pride di Treviso e le assicuro che anche in Veneto serve una certa dose di incoscienza, un bel po' di coraggio per farle. Perché c’è una fetta di opinione pubblica che è contraria.Per cui ci siamo presi anche tutti i rischi di qualcuno che poteva non essere d’accordo o che, vedo, interpreta male la nostra pagina; che non ha né un carattere politico né vuole far passare il messaggio di voler favorire in qualche modo gli extracomunitari rispetto agli italiani. Non hanno nessun senso queste polemiche.Noi abbiamo fatto quella pagina perché c’è una spirale d’odio nell’aria che non va bene, nei confronti specialmente di persone culturalmente diverse da noi”.
“No, guardi, l’importante è che in generale, da tutte le parti, vengano abbassati i toni; e che non si prendano questi argomenti per focalizzarsi solo su questi, perché i problemi di questo paese poi sono anche tanti altri. Non ne faccio una questione di Lega, qui in Veneto abbiamo Zaia, il nostro governatore, che è anche un amico, che sta agendo benissimo; ho visto anche che ha fatto dei commenti molto equilibrati riguardo quello che è successo a Torino; poi su certe posizioni i metodi possono anche essere discutibili, ma sul frenare un’immigrazione così selvaggia l’idea di Salvini non è nemmeno così sbagliata, su certe cose posso pure non essere d’accordo, ma questa non è male”.
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