Padre finge sequestro del figlio, "temeva che glielo togliessero"
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Padre finge sequestro del figlio, "temeva che glielo togliessero"

Padre finge sequestro del figlio, "temeva che glielo togliessero"

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(AGI) - Torino, 30 set. - Dopo che l'intero paese si erafermato per cercare il bimbo smarrito, il padre che lo avevaappena ritrovato ha incontrato una donna che gli avrebbe dettoche rischiava di vedersi togliere il bambino per abbandono diminore. Sarebbe stata questa paura a indurlo a mentire e adenunciare il finto tentativo di sequestro, alla festapatronale di Borgaro Torinese, una dovizia di dettagli che sonostati smentiti dalle immagini delle telecamere del comune diBorgaro. Non c'e' stato alcun inseguimento, ne' il pugnosferrato all'inesistente rapitore, ne' la fuga con un complicea bordo di una Renault 19 grigia mai transitata sul luogo. Ilracconto era inverosimile anche per i tempi: solo 4 minutiintercorrono tra un'immagine che mostra il bambino per strada eun'altra in cui il piccolo e' gia' tornato in braccio allamamma, troppo poco per essere compatibile con gli eventiraccontati dal padre. L'uomo, 33 anni, e' ora indagato per simulazione di reato,calunnia, procurato allarme e abbandono di minore. Messodavanti ad alcune foto segnaletiche aveva riconosciuto "al 90%"il presunto responsabile: ma si trattava, in realta', di unuomo detenuto da parecchio tempo. Da qui, l'accusa di calunniae il primo segnale di allarme da parte dei carabinieri sulracconto dell'uomo, che poi messo alle strette, ha confessato.Non ci sono altri indagati. "Dopo aver confessato ha detto che non si aspettava che siscatenasse un tale pandemonio mediatico. Poi si e' sentito unpo' protagonista". E' uno degli aspetti psicologici dellavicenda sottolineati dal procuratore capo di Ivrea (To)Giuseppe Ferrando. L'uomo, vedendo l'attenzione dei media,aveva rilasciato molte interviste e il giorno dopo era tornatosul luogo del rapimento inventato per essere intercettato datelecamere e taccuini. Un altro aspetto e' quello del rapitoreche, seppure inesistente, "dopo il racconto e la descrizionefatta dall'uomo si e' materializzato, anche i cittadini sonoquasi riusciti a farlo nascere dal nulla". Ferrando, dopoessersi complimentato con i carabinieri per essere riusciti ascoprire in solo 24 ore la c'era dinamica dei fatti, haraccomandato "calma, cautela e professionalita' nel darenotizie, perche' si rischia un effetto boomerang". "Come sindaco di Borgaro il mio primo pensiero e' quello diringraziare i mie cittadini. C'e' stato davvero il forterischio che sull'onda dell'isteria collettiva potesserosvilupparsi degenerazioni violente come successo allaContinassa due anni fa. Invece gli abitanti di Borgaro hannosaputo tenere i nervi saldi". E' il commento di ClaudioGambino, primo cittadino di Borgaro Torinese. "E' evidente chela convivenza con il campo rom sul nostro Comune non e'semplice - ha aggiunto il sindaco - ci sono delle criticita'alle quali stiamo lavorando come per esempio l'accordo conTorino per avere degli agenti sulla linea 69. Un ruolofondamentale nella rapida soluzione del caso lo ha giocatol'ottima collaborazione che c'e' stata tra i Carabinieri e laPolizia Locale e determinanti sono state le telecamere delComune messe a disposizione degli inquirenti, che hannoconsentito di accertare rapidamente come si erano realmentesvolti i fatti. Borgaro - ha concluso - era e resta per fortunauna cittadina tranquilla in cui i genitori e i nonni possonopasseggiare senza rischi con i propri bambini". (AGI).
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