Nuova tragedia in mare, 20 morti nella stiva di un barcone a Lampedusa
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Nuova tragedia in mare, 20 morti nella stiva di un barcone a Lampedusa

Nuova tragedia in mare, 20 morti nella stiva di un barcone a Lampedusa

Nuova tragedia in mare, 20 morti nella stiva di un barcone a Lampedusa
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(AGI) - Palermo, 19 lug. - Una ventina di immigrati sono morti,uccisi forse da esalazioni di ossido di carbonio, nella stivadi un barcone soccorso la notte scorsa da una nave mercantile a68 miglia da Lampedusa. Una motovedetta della Guardia costieraha subito prelevato tre immigrati in gravi condizioni, uno deiquali e' deceduto durante la navigazione verso Lampedusa,mentre gli altri due sono trasferiti in elicossorso a Palermo esono ricorverati in Rianimazione all'ospedale Civico. Sulbarcone viaggiavano circa 600 persone, che sono state imbarcatesul cargo. Intanto, la notte scorsa, la polizia di Ragusa ha arrestatoun tunisino accusato di essere lo scafista del gruppo di 250immigrati giunto ieri mattina nel porto di Pozzallo. Ilnordafricano, individuato in base alle testimonianze deiprofughi che lo hanno indicato come pilota del barcone, deverispondere di favoreggiamento dell'immigrazione. Il tunisino Saber Helal Saber secondo l'accusa era alservizio di trafficanti libici ancora da identificare. Tra letestimonianze, quella di un suo connazionale: "Ho atteso il mioturno ed anche io ho preso posto su uno dei due gommoni per poisalire sull'imbarcazione di legno. Una volta sopra il natante,fu un libico ad indicarmi il posto che era stato a meassegnato, ovvero in coperta nella parte centrale", haraccontato il profugo, secondo cui "i gommoni facevano altritre o quattro viaggi tra la terraferma e la barca e durantetale attivita' non facevano altro che proferire minacce epicchiare tutti coloro che non eseguivano alla lettera le lorodisposizioni. Gli stessi libici -ha riferito il tunisino- eranoparticolarmente duri con le persone di colore che stavanoimbarcando e usavano i lunghi coltelli di cui erano inpossesso, proprio per picchiare queste persone. Ilsovraffollamento sulla barca era tale che veniva difficoltosoanche sedersi e, quando qualcuno lo faceva, dovevanecessariamente sopportare il peso di altri soggetti che permancanza di spazio ci si sedevano di sopra. Alle persone,esclusivamente di colore, che si trovavano all'interno dellastiva dell'imbarcazione -secondo il testimone- non venivaassolutamente permesso di salire in coperta, nemmeno perprendere una boccata d'aria e cio' nel timore che un ulterioresovraffollamento su tale locale avrebbe pregiudicato lastabilita' dell'imbarcazione e, conseguentemente, il suoribaltamento". (AGI).
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