Nuova strage di migranti. Ue, "tratteremo anche con dittatori"
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Nuova strage di migranti. Ue, "tratteremo anche con dittatori"

Nuova strage di migranti. Ue, "tratteremo anche con dittatori"

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(AGI) - Palermo, 4 mar. - Dieci immigrati sono morti in unnuovo naufragio nel Canale di Sicilia, dove altre 941 personesono state salvate dalla Guardia costiera nelle ultime 24 orein sette operazioni coordinate dal Centro Nazionale di soccorsoa Roma. Tra i profughi che stanno adesso arrivando in Sicilia eche hanno dichiarato di provenire da Siria, Palestina, Tunisia,Libia e Paesi dell'Africa subsahariana, oltre 30 bambini e piu'di 50 donne. Per una di loro, incinta e bisognosa di assistenzamedica urgente, e' stato necessario il trasferimento con unamotovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa. I cadaveridelle 10 vittime sono stati recuperati dall'equipaggio dellanave "Dattilo" CP940 della Guardia costiera dopo unasegnalazione giunta dal rimorchiatore "OOC Cougar", in serviziopresso le piattaforme petrolifere libiche. In quelle acque, acirca 50 miglia a Nord delle coste della Libia, si e' ribaltatoun gommone. I superstiti ripescati dai soccorritori sono 121 esono stati imbarcati assieme alle salme sulla "Dattilo", cheaveva gia' a bordo 318 profughi prelevati in un precedenteintervento. La "Dattilo" e' diretta verso il porto di Augusta(Siracusa). In altre operazioni di soccorso, un mercantile hasalvato 183 persone, la nave "Fiorillo" CP904 della GuardiaCostiera ne ha caricate 319 migranti. E' stato richiesto anchel'impiego di un'unita' della Marina militare inserita neldispositivo "Triton". Sono stati assistiti complessivamente 5gommoni e 2 barconi. Il pattugliatore "Fiorillo" con a bordo 314 immigranti sie' diretto a Porto Empedocle (Agrigento). Tra i profughi chesaranno sbarcati qui ci sono tutte le 50 donne e i 30 minori.Molte delle donne sono in stato di gravidanza, ma a differenzadi quella trasferita d'urgenza con la motovedetta sono apparsein buone condizioni e non bisognose di cure mediche immediate. La UE: "NECESSARIO COOPERARE ANCHE CON DITTATURE" - Peraffrontare alla radice il problema dei flussi migratori,l'Unione europea deve cooperare con i paesi di origine deimigranti, anche se a volte si tratta di dittature. Lo ha dettoil Commissario Ue agli Affari interni e alle politichesull'immigrazione, Dimitris Avramopoulos. "Il fatto checooperiamo, nel quadro dei processi di Rabat e Kartoum, conalcuni regimi dittatoriali - ha osservato - non significa dareloro una legittimita' democratica o politica. Dobbiamocooperare: visto che abbiamo deciso di combattere il trafficodi esseri umani, non possiamo ignorare che in alcuni di queipaesi ci sono le radici stesse del problema. Dobbiamo poterliimpegnare e mettere davanti alle loro responsabilita', maripeto: senza per questo legittimare i regimi". L'Unione europea, dunque, accelera la messa a punto di unastrategia per la gestione comune dei flussi migratori verso ilvecchio continente, anticipando a maggio l'agenda inizialmenteprevista per luglio, e il giorno dopo il nuovo tragiconaufragio al largo delle coste di Lampedusa promette il massimoimpegno per evitare il ripetersi di tali stragi. "Questi eventihanno aumentato il senso di emergenza - ha detto ilvicepresidente della Commissione Frans Timmermans illustrando icontenuti del primo dibattito orientativo in seno al collegiodei commissari - e abbiamo deciso di accelerare il processo". "Ogni vita persa e' di troppo - ha aggiunto il commissario pergli Affari interni, Dimitris Avramopoulos - tutti gli Statieuropei devono contribuire ai salvataggi". Anche l'altorappresentante Federica Mogherini, che oggi presiede una primariunione sull'argomento dei commissari coinvolti, hasottolineato che "c'e' una piena consapevolezza a livello ditutte le istituzioni europee del fatto che su questa questionesi misura la credibilita' nel nostro essere uniti come europei.Una gestione ordinata e lungimirante della questione migratoriae' non soltanto un dovere ma anche un preciso interessestrategico dell'Unione europea". L'obiettivo, ha aggiunto, e'"fare in modo che non si ripetano piu' tragedie come quella acui abbiamo assistito questa notte". La migliore gestione delle migrazioni verso l'Europa e' una"esplicita priorita'" della commissione, indicata fin dalmomento della sua nomina, lo scorso luglio, dal presidenteJuncker. Il primo dibattito orientativo di oggi ha definito iquattro principali settori di intervento per elaborare unastrategia. Dall'applicazione piena e coerente del sistemacomune di asilo, recentemente adottato, all'incoraggiamentodell'immigrazione legale, dalla piu' decisa lotta ai flussiirregolari e alla tratta di esseri umani alla protezione dellefrontiere esterne. Per quanto riguarda in particolare la lottaal traffico di migranti, nel 2014 secondo i dati di Frontex gliimmigrati irregolari sono stati circa 278 mila, il doppiorispetto al 2011; di questi, gran parte sono "clienti" e"vittime" dei trafficanti. La Commissione sta elaborando unaserie di azioni e punta a potenziare strumenti concreti peragire in specifici paesi e su specifiche rotte, incollaborazione con i paesi terzi, anche tramite gli accordi diriammissione e i quadri di cooperazione vigenti (i processi diRabat, Khartoum o Budapest). Questo punto e' stato evidenziatoin conferenza stampa dal commissario Avramopoulos secondo ilquale e' necessario anche "cooperare con regimi dittatorialisenza per questo legittimarli". Quanto alla protezione dellefrontiere, la Commissione discutera' se e in quale misural'agenzia Frontex necessiti di un aumento di dotazione e dimaggiori mezzi operativi e risorse umane: "gli stati membri -si legge nel comunicato diffuso oggi dopo la riunione dellaCommissione - devono mettere in comune maggiori risorse perconsentire di potenziare le attivita' di Frontex e di metterein azione le squadre di guardie di frontiera europee". (AGI) .
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