Nozze gay: Tar, solo giudice annulla trascrizioni; Marino esulta
ADV
ADV
Nozze gay: Tar, solo giudice annulla trascrizioni; Marino esulta

Nozze gay: Tar, solo giudice annulla trascrizioni; Marino esulta

di lettura
(AGI) - Roma, 9 mar. - Solo il tribunale civile puo' deciderel'annullamento delle trascrizioni delle nozze gay celebrateall'estero. L'"alt" a ministero dell'Interno e prefetti (che"non hanno il potere di intervenire direttamente") e' il Tardel Lazio che ha accolto i ricorsi di alcune delle coppie chesi erano viste annullare dal prefetto della capitale letrascrizioni 'festeggiate' il 18 ottobre in Campidoglio. Nelmirino dei ricorrenti, anche la circolare con la quale AngelinoAlfano, lo scorso 7 ottobre, aveva impartito rigidedisposizioni in materia. "Nel decidere tali controversie -precisa peraltro il segretariato generale della giustiziaamministrativa - il giudice ha eseguito una ricognizione dellanormativa comunitaria e nazionale e della giurisprudenzacostituzionale e di legittimita', giungendo ad affermare chel'attuale disciplina nazionale non consente di celebrarematrimoni tra persone dello stesso sesso e, conseguentemente,matrimoni del genere non sono trascrivibili". Immediate quantoprevedibili le reazioni. Il primo sindaco a prendere posizionee' quello di Roma, Ignazio Marino: "la sentenza del Tar -assicura - per me non e' assolutamente una sorpresa e non credoci sia stato mai un momento in cui ho mostrato un minimo dubbiosulla mia certezza. Ho sempre affermato, pur non essendo unesperto di giurisprudenza, che sulla base delle normativenazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivereun documento di un'unione avvenuta all'estero di due cittadinidella mia citta'". Per Marino, la sentenza "deve essereinterpretata come uno stimolo al Parlamento: sono certo che ilpresidente del Consiglio provvedera' a sollecitare un percorsolegislativo che colmi il vuoto che in Europa esiste soltanto inGrecia e in Italia". Secondo l'assessore milanese allePolitiche sociali, Pierfranceso Majorino, il Tar dimostra cheil sindaco Pisapia "ha sempre avuto ragione" e che la circolarein materia del Viminale era "illegittima": per Majorino, Alfano"ha dimostrato la sua miopia oscurantista", quando "invece diintervenire in una materia non di sua competenza, avrebbedovuto ascoltare Pisapia". Il Tar del Lazio ha bocciato "leimprese delle 'sentinelle della morale'", twitta il leader diSel, Nichi Vendola: "e' tempo", aggiunge, che il prefetto diRoma e il ministro dell'Interno "siano rimossi. E' tempo di unanuova legge". A sollecitare l'emanazione di una nuova leggenazionale e' anche il Codacons, che rivendica la fondatezzadelle proprie argomentazioni: "Il Tar - spiega - non solo haribadito un principio importantissimo, ossia che ministerodell'Interno e prefetture non hanno alcun potere in materia, maha di fatto invalidato l'intera ordinanza del ministro, da noiimpugnata perche' palesemente illegittima". "Il Tar ci ha datol'ennesima riprova che la circolare di Alfano in cui siordinava di cancellare le trascrizioni fosse una circolareidiota", attacca il presidente Arcigay, Flavio Romani. "L'attodi Alfano e' un atto da ministro e da segretario del partitopiu' omofobo. La verita' e' che vogliono ostacolare qualsiasiavanzamento dei diritti ma Alfano e' stato per l'ennesima voltasbugiardato". "Chiediamo che il ministro Alfano e il prefettoPecoraro prendano atto di questa sentenza, che nel ristabilirei principi del diritto, li boccia su tutti fronti, e sidimettano", rincara la dose Andrea Maccarrone, presidente delCircolo di cultura omosessuale "Mario Mieli". "Accogliendo ilricorso delle coppie romane contro l'annullamento delletrascrizioni dei matrimoni celebrati all'estero - conclude - ilTar del Lazio ribadisce quanto poteva dire gia' uno studente alprimo anno di giurisprudenza. Cioe' che il potere esecutivo nonha competenza per intervenire d'autorita' sullo stato civiledelle persone". .
ADV