NoemaLife ha presentato oggi presso il Marien Hospital diDusseldorf il progetto di telemedicina per pazienti diabeticiricoverati in ospedale, denominato "TeDia", avviato in fasepilota nelle 5 strutture della Verbund Katholischer Kliniken diDusseldorf (VKKD). Il progetto TeDia, il cui valore perNoemaLife e' di circa 400.000 Euro, e' un esempio ditelemedicina applicata alla patologia del diabete mellito, conl'obiettivo di garantire attraverso il teleconsulto, consultidiabetici di alta specializzazione anche in mancanza dispecialisti all'interno delle diverse strutture ospedaliere. Inparticolare, grazie a un'unica piattaforma elettronicarealizzata da NoemaLife per il tele-monitoraggio di degentidiabetici, in grado di trasmettere in tempo reale informazionicliniche e piani terapeutici, i pazienti diabetici ricoveratinelle 5 strutture satellite della Clinica Verbund (MarienHospital Dusseldorf; St. Vinzenz-Krankenhaus;Augusta-Krankenhaus; Krankenhaus Elbroich; MarienkrankenhausKaiserswerth) tra loro collegate, sono controllati a distanzadal Centro Diabetologico della Germania dell'Ovest (WDGZ). Inquesto modo, sulla base dei dati ricevuti, il CentroDiabetologico e' in grado di gestire ogni caso da remoto viateleconferenza, indicando terapie, suggerendo raccomandazioniconcrete e programmi di regolazione dell'insulinapersonalizzati per ciascun paziente. stato calcolato chegrazie all'introduzione del teleconsulto (fonte: TabellaDiabetologica 2011) all'interno di un reparto con circa 2.400pazienti, in una clinica da 385 posti letto per acuti, siapossibile aumentare la percentuale di identificazione dipazienti diabetici del 15,8%, nonche' risparmiare oltre 70.000Euro a reparto e circa 900.000 Euro all'anno a livello distruttura. L'uso della telemedicina nella gestione dei malatiricoverati ha un notevole impatto positivo per i pazientigrazie al miglioramento della qualita' dell'assistenza,all'aumento dell'informazione e della formazione sullamalattia, all'identificazione di diabete mellitoprecedentemente sconosciuto e delle complicanze associate,all'abbassamento del tasso di infezioni e alla riduzione deigiorni di allettamento. I vantaggi sono evidenti anche per lestrutture ospedaliere che possono cosi' aumentare la qualita'delle cure erogate senza dover usufruire di costose prestazionidi esperti in ogni ospedale, diminuendo le complicazioni el'insorgenza di infezioni nosocomiali e possono ottimizzare almeglio le risorse. Per il futuro, l'obiettivo del progettoTeDia e' rendere la piattaforma tecnologica per il teleconsultodiabetologico estendibile ad altre patologie, ad altri ospedalitedeschi, ma anche ad altri paesi, in grado di garantire ilrispetto della privacy e delle norme in materia di protezionedei dati di qualunque sistema. Il potenziale sviluppo delprogetto e' infatti notevole, dall'usufruire ovunque di servizispecialistici anche laddove non c'e' una divisione apposita,alla gestione di una determinata patologia (diabete, ma anchenefropatia e demenza) da un unico centro, in grado di ricavarneanche statistiche epidemiologiche e demografiche, utili per laricerca scientifica e per la programmazione sanitariaterritoriale, fino alla gestione di soggetti con patologiemultiple. "Siamo orgogliosi che i nostri partner abbiano sceltola tecnologia italiana di NoemaLife per avviare un progettocosi' ambizioso - ha dichiarato Achille Grisetti, DirettoreGenerale del Gruppo NoemaLife -. I servizi di telemedicina e diteleassistenza comportano un modello organizzativo maturo erichiedono interventi sistemici rilevanti, in cui vannoconsiderati non solo gli aspetti clinici e tecnologici, maanche il contesto sociale, geografico, legale, professionale edeconomico. Solamente all'interno di un riassetto complessivodei modelli organizzativi, le esperienze di telemedicinapotranno divenire una risposta concreta al tema dellasostenibilita' sia in termini di servizio che di supportoeconomico, configurandosi come prassi lavorativa abituale epermanente. L'ICT e' stata individuata dal Centro Diabetologicotedesco come unica leva in grado di dare risposte adeguate,tempestive e stabili ai nuovi bisogni di salute." Jorgen Braun,Amministratore Delegato del Gruppo Verbund KatholischerKliniken di Dusseldorf ha precisato: "La diagnosi e'l'attivita' assistenziale da cui le esperienze di telemedicinahanno mosso i primi passi, grazie alla possibilita' di"spostare" dati clinici anziche' pazienti. L'interfacciamentostesso tra centri specialistici e strutture diverse diviene,grazie alla telemedicina, un vero e proprio strumento didiagnosi. Per la terapia, invece, e' fondamentale potersiavvalere di servizi di "second opinion", finalizzati a compierescelte terapeutiche e a valutare l'andamento prognostico. Ancorpiu' preziosa e' la possibilita' di garantire la presenza dipersonale qualificato 24 ore su 24 in strutture geograficamentedistribuite e soprattutto garantire un supporto specialisticoadeguato a fornire una diagnosi completa, esaustiva etempestiva. Diviene quindi critico l'utilizzo di tecnologie chepermettono un nuovo modello organizzativo, senza generare uncosto aggiuntivo." Il progetto "TeDia" ha visto ilcoinvolgimento diretto delle massime autorita' tedesche indiabetologia, tra cui il Prof. Dr. Stephan Martin, Direttoredel Centro Diabetologico di Dusseldorf, che ha fortementecreduto nella possibilita' di porre la tecnologia a servizio diuna malattia complessa e sempre piu' diffusa come il diabete eche ha definito il caso della Clinica Verbund "un esempiovirtuoso per tutti". .