AGI - La Corte d'Assise d'Appello di Bologna si è riservata la decisione riguardo la revoca del regime di semilibertà (concesso nel 2017) e l'applicazione dell'isolamento diurno all'ex Nar Gilberto Cavallini, che lo scorso 15 gennaio è stato condannato in via definitiva all'ergastolo per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
La richiesta su cui la Corte d'Assise di Bologna si dovrà pronunciare è stata avanzata dalla sostituta pg Antonietta Di Taranto. La decisione della Corte è complicata dal fatto che, finora, non è stato possibile stabilire con certezza se Cavallini abbia scontato o meno i tre anni di isolamento diurno che gli erano stati comminati nel 1991.
Il suo avvocato difensore, Gabriele Bordoni, ha gia' fatto presente nella memoria depositata prima dell'udienza di oggi, insieme al collega Alessandro Pellegrini, che alcune case circondariali dove Cavallini ha soggiornato, come Opera e Voghera, "non possono attestare l'avvenuta esecuzione dell'isolamento diurno, ma neppure escluderla". Nell'ultimo cumulo di pena nel certificato penale, il periodo totale di isolamento diurno scontato da Cavallini è indicato in due anni, in altri provvedimenti risulterebbe di tre e, in altri ancora, non è riportata alcuna informazione sulla durata. I giudici dovrebbero pronunciarsi nel giro di qualche giorno, ma i tempi potrebbero allungarsi se la Corte volesse provare ad acquisire la documentazione mancante prima di sciogliere la riserva.
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