AGI - Quella di Sueli Leal Barbosa, la 48enne brasiliana che si è gettata nel vuoto per scappare a un incendio, è stata "una morte atroce, consapevole, con sofferenze prolungate, sicuramente non solo prevedibili ma ricercate da chi ha creato le condizioni tali perché l'evento si sviluppasse proprio con quelle caratteristiche". Lo osserva il pm di Milano che contesta al compagno della donna, Michael Pereira, anche l'aggravante della crudeltà nella richiesta di convalida del provvedimento di fermo con le accuse di omicidio e incendio doloso. Sulla presunta responsabilità del 45enne, anche lui brasiliano, stando alle indagini della Squadra mobile della polizia e al Nia dei vigili del fuoco "non appare ragionevolmente formulabile alcuna valida spiegazione alternativa a quella sopra descritta: l'individuazione di acceleranti è compatibile solo con un'azione dolosa e l'autore del fatto non può che essere l'indagato, non risultando la presenza di alcun altro soggetto".