"Mantenere la calma". Così Burioni dopo i primi casi di coronavirus in Italia
Secondo il virologo e autore del blog Medical Facts ora è necessario non cedere al panico: "Non è il momento delle polemiche"

© ANDREA DIODATO / NURPHOTO - Roberto Burioni
"In Lombardia sei casi di coronavirus, persone contagiate da individui che non presentavano sintomi. L'importante adesso è mantenere la calma". Lo scrive sul suo sito Medical Facts il virologo Roberto Burioni.
"La notizia che non volevamo darvi è arrivata - afferma il medico - il nuovo coronavirus è in Italia e ci e' arrivato esattamente nel modo in cui sin dall'inizio dell'epidemia vi avevamo detto potesse arrivare: un individuo proveniente dalla Cina che - praticamente asintomatico - ha infettato un italiano che, a sua volta, ha infettato altre persone".
"Abbiamo sempre detto - prosegue Burioni - di considerare la possibilità che i pazienti asintomatici potessero trasmettere l'infezione: ci hanno dato dei bugiardi e dei male informati. Abbiamo sempre sostenuto che l'isolamento delle persone provenienti dalla Cina fosse l'unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia: ci hanno detto che eravamo allarmisti e fascio-leghisti. Ora spero che sia evidente che in entrambi i casi avevamo ragione. Era facile avere ragione - sottolinea - perché bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall'ideologia o da secondi fini. Allo stesso modo adesso vi diciamo: niente panico".
"I casi sono solo sei - conclude - ma non stupiamoci se ce ne saranno altri: quello che dobbiamo fare bloccare ora l'ulteriore diffusione di questo virus. La modalità è semplice - insiste il virologo - tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Volontaria, obbligatoria, con la porta chiusa o con la porta aperta non importa. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso deve valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in Italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti. Ripeto, niente panico. Niente polemiche. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. E' il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus".