Narcotizzavano e rapinavano anziani, arrestate 4 romene
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Narcotizzavano e rapinavano anziani, arrestate 4 romene

Narcotizzavano e rapinavano anziani, arrestate 4 romene

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(AGI) - Roma, 6 ott. - Narcotizzavano gli anziani per poidepredarli di cellulari, orologi, gioielli. Quattro donneromene, appartenenti ad una famiglia che vive nella zona dellaBorghesiana, alcune delle quali con numerosi precedenti penalie di polizia alle spalle, sono state arrestate dai Carabinieridel Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Monte Sacro. Leindagini hanno preso il via dopo due rapine compiute nelle casedi due anziani nel gennaio del 2014, nei quartieri del Tufelloe di Talenti. Il 'modus operandi' adottato nelle due rapine eralo stesso: i due anziani, dopo essere stati contattatitelefonicamente da finte badanti in risposta ad un annunciopubblicato su un periodico romano ed aver organizzato unincontro nelle loro abitazioni, venivano narcotizzati con unpotente sonnifero, miscelato con un escamotage in una bevandache le donne si facevano offrire. Caduti in un sonno profondo,i malcapitati si risvegliavano solo dopo diverse ore,ricordando a malapena quello che era successo e scoprendo chela loro abitazione era stata svaligiata dalle avvenenti donneche potevano agire indisturbate e con calma, approfittandodello stato di incoscienza delle loro vittime e contandosull'aiuto di complici che attendevano all'esterno. Lo studiodei tabulati telefonici consentiva ai militari dell'Arma diindividuare una rosa di individui, tutti romeni e gravati daprecedenti specifici, di cui veniva accertata laresponsabilita' nella commissione di ben 13 (tredici) rapine aidanni di altrettanti anziani, residenti in diversi comuni delLazio, tutte compiute secondo uno schema ben preciso ecollaudato che partiva dalla scelta della vittima (sola,anziana ed in cerca di compagnia) e terminava con l'immediatavendita della refurtiva. Il bottino delle rapine, infatti,quantificato in diverse migliaia di euro, veniva venduto aprivati attraverso l'intermediazione di un uomo italiano,operante nel giro dei "compro oro", ma sentimentalmente legatoalla figlia di una delle arrestate, cosi' da rendernedifficoltosa la riconducibilita' ai legittimi proprietari. Nelcorso delle indagini, i Carabinieri hanno arrestato inflagranza di reato una delle donne destinatarie delprovvedimento di cattura mentre si allontanava dall'abitazionedella vittima di turno, un novantenne residente a PiazzaSempione, totalmente incurante del rischio che l'anziano stavacorrendo: il tempestivo intervento dei Carabinieri, infatti,scongiurava la morte dell'anziano signore, cardiopatico e conimportanti patologie il quale, a seguito dell'eccessivasomministrazione del farmaco narcotizzante, e' stato ricoveratoin ospedale in stato di coma per diversi giorni. Attraversol'intercettazione di schede telefoniche, intestate a stranieriinesistenti e attivate con documenti d'identita' falsi,permetteva di decifrare il linguaggio criptico utilizzato daicriminali che, per indicare il farmaco, utilizzavano il terminelatte. Latte che in realta' era il Minias, medicinale a base dibenzodiazepine, con effetti rilassante, ipnotico e anesteticoche, in dosi importanti e miscelato a bevande alcoliche,diventa un rapido sedativo. Le quattro arrestate, indagate peri reati di rapina aggravata, ricettazione e possesso efabbricazione di documenti di identificazione falsi, si trovanonel carcere di Rebibbia, a disposizione dell'Autorita'Giudiziaria. L'uomo ritenuto complice delle donne edestinatario di un'ordinanza di custodia cautelare e' decedutonel corso delle indagini. (AGI).
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