Musei: si dimette cda Palaexpo, Campidoglio nomina commissario
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Musei: si dimette cda Palaexpo, Campidoglio nomina commissario

Musei: si dimette cda Palaexpo, Campidoglio nomina commissario

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(AGI) - Roma, 23 giu. - Si e' dimesso il cda del Palaexpo diRoma, che gestisce diversi musei della capitale tra cui ilPalazzo delle Esposizioni e le Scuderie del Quirinale. Hannolasciato in blocco l'incarico il presidente Franco Bernabe',Claudia Ferrazzi, Silvana Novelli, Claudio Strinati, LorenzoZichichi, inviando una lettera al sindaco di Roma, IgnazioMarino, in cui lamentano le inadempienze degli obblighifinanziari da parte del Campidoglio. "Prendiamo atto delledimissioni del cda di Palaexpo", affermano in una notacongiunta lo stesso Marino e gli assessori capitolini allaCultura e al Bilancio, Giovanna Marinelli e Silvia Scozzese,annunciando che "in attesa della due diligence, gia' previstaper l'azienda speciale Palaexpo, il Comune di Roma nominera'subito un commissario per garantire la prosecuzione delleattivita' programmate e contemporaneamente verranno definiti ilnuovo assetto del Palazzo e il suo rilancio". Dal Campidogliospiegano che "la situazione dal punto di vistadell'amministrazione e' questa: il Comune di Roma, nell'ambitodel piano di rientro dei conti, ha confermato la centralita'della cultura tra i settori di intervento pubblico, indicando aciascuna istituzione obiettivi mirati ad accrescere l'offertaanche in una razionalizzazione dell'impegno delle risorsepubbliche. In molti casi questo obiettivo e' stato perseguito eraggiunto, come nel caso dell'Opera che ha accresciuto numerodegli spettacoli, presenze e incassi", mentre "per quantoriguarda il Palaexpo, la missione indicata era la stessa:tenere alto il livello dell'offerta culturale, accrescere leentrate dei biglietti, perseguire l'obiettivo di raccogliereaccanto al finanziamento pubblico risorse di investitori edonatori privati. Prendiamo atto che questi obiettivi non sonostati raggiunti, pur dando atto al cda del lavoro svolto",concludono Marino e gli assessori. .
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