Morte Scattolin, troppo gravi lesioni testa
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Morte Scattolin, troppo gravi lesioni testa

Morte Scattolin, troppo gravi lesioni testa

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(AGI) - Roma, 13 mar. - Era andata in Sudafrica per prepararela stagione e invece ha trovato la morte. Un pullman chetrasportava una squadra maschile di rugby e' uscito di stradaperche' i freni erano in avaria travolgendola mentre stavasvolgendo una seduta di allenamento di ciclismo. E' morta cosi'Linda Scattolin, forte triatleta italiana di 40 anni che avevadeciso di dedicarsi al professionismo partecipando a gare sullelunghe distanze (tipo ironman). Linda, originaria di Forli' mada tempo residente a Ponte San Nicolo' in provincia di Padova,ha cessato di vivere ieri pomeriggio nel reparto di terapiaintensiva di un ospedale di Citta' del Capo dove era stataricoverata in condizioni disperate sabato scorso dopo iltragico incidente. Le condizioni della Scattolin erano apparsesubito molto gravi. Alle diverse fratture, comprese quelle dialcune vertebre, anche lesioni alla testa con conseguenteimpossibilita' di parlare. In coma farmacologico, la triatletaitaliana e' sottoposta a intervento alla schiena al fine diridurre un ematoma. Prossimamente Linda, che era stataraggiunta lunedi' pomeriggio dai genitori, doveva esseresottoposta a operazione al cervello per asportare un ematoma.Nell'incidente avvenuto lungo la tortuosa strada R45 delFranschhoek Pass che collega le localita' di Stellenbosch eVilliersdorp, circa una settantina di chilometri da Citta' delCapo, era rimasta coinvolta anche la 43enne di Merano, EdithNiederfriniger. L'altoatesina, con un passato in nazionale edallenatrice della Scattolin, ha riportato la frattura di tibiee perone (gia' ridotta con placche ma che dovra' esserenuovamente operata), ferite alla zona delle costole e lafrattura della clavicola. L'autobus che ha investito le due triatlete italianetrasportava la squadra maschile del Franschhoek Rugby Club chesi stava recando a Grabouw per disputare un incontro. Duegiocatori ed un tifoso erano morti sul colpo. La Federazione Italiana Triathlon, che "esprime profondacommozione e dolore per le notizie comunicateci dal ConsoleItaliano in SudAfrica", ha comunicato che "aderendo ad unaprecisa richiesta della famiglia Scattolin, sospendiamo lasottoscrizione a favore di Edith e Linda. La somma fin quiraccolta rimarra' a disposizione di ogni eventuale necessita'giunta dal Sud Africa e comunque andra' a costituire un fondo afavore di atleti vittime di incidenti stradali". Sulla vicenda Dario Bolognesi, funzionario dell'ufficioinfosport e relazioni esterne del Comune di Padova nonche'organizzatore della corsa podistica "Corri per Padova", dallasua pagina facebook accusa la Federazione Italiana Triathlonaffermando di aver "lasciato da sola una atleta della proprianazionale in un paese cosi' lontano, limitandosi semplicementea promuovere una raccolta fondi invece di inviareimmediatamente una equipe medica di alto livello per valutarerealmente la situazione". .
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