"L'Egitto è un partner ineludibile dell'Italia, la sua sicurezza e stabilità economica sono fondamentali. E' impossibile non avere una interlocuzione politico-diplomatico di alto livello con l'Egitto". Così il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, riferendo dinanzi alle Commissioni Esteri congiunte di Senato e Camera a Montecitorio, ha risposto alle polemiche sull'invio del nuovo ambasciatore italiano al Cairo, Gianpaolo Cantini, dopo il ritiro di Maurizio Massari all'indomani del tentativo egiziano di insabbiare le indagini sul rapimento e la morte del ricercatore italiano.
Immediata la reazione delle opposizioni che in alcuni casi hanno definito 'vergognose' le ragioni del capo della diplomazia.
"La sensazione è quella di una resa e di aver anteposto la realpolitik alla ricerca della verità", ha detto il coordinatore nazionale di Articolo Uno-Mdp, Roberto Speranza, "c'è solo un modo per onorare Regeni: restituire alla famiglia e alla comunità nazionale una verità che ancora manca. La condivisibile ineludibilità dei rapporti con l'Egitto non può prescindere dalla ricerca della verità".
"Lei ha pronunciato il discorso più ipocrita che io abbia ascoltato da quando sono parlamentare della Repubblica" ha attaccato il deputato del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Di Battista, secondo il quale il governo avrebbe dovuto riferire alle Camere subito dopo l'inchiesta pubblicata dal New York Times a metà agosto e prima della decisione del governo di inviare di nuovo l'ambasciatore al Cairo.